Beccalossi: "Spero sia il giorno di Inzaghi"

"Si è inserito e fa bel gioco. E Barella (ieri ha rinnovato fino al '26), che personalità"

Beccalossi: "Spero sia il giorno di Inzaghi"

Milano. Buongiorno Beccalossi, andrà al derby?

«Mi spiace, non posso. Sono con gli azzurrini della under 20. Però sono contento sia tornato il pubblico a San Siro: mille persone mettevano tristezza. La gente regala pathos».

Derby da gol? Milan e Inter segnano tanto...

«Milano è tornata Milano e il derby tornato protagonista, dopo anni di poteri esterni. Mi piace perché Inter e Milan cercano il risultato con il gioco. Se vai allo stadio è per vedere i gol, mentalità vincente. E loro regalano belle sensazioni».

Detto da uno che sapeva regalare belle sensazioni. Ma, nel derby, si è fermato a due reti: in un colpo solo. Ottobre 1979, gran pioggia, poi quell'Inter conquistò lo scudetto.

«Come dire: pochi, ma buoni. Per me, appena arrivato, era tutto nuovo. Pensavo sempre che la Juve fosse la più forte, il top a livello sportivo. Poi ho provato il derby ed ho capito quei 6-7 compagni che venivano dalle giovanili: Bordon, Oriali, Baresi, Canuti. C'era qualcosa di diverso, lo intuivo dalla loro soddisfazione. Segni due gol nel derby è resti protagonista nella storia. Non ne esci più».

Un giorno l'avvocato Prisco disse di lei: «Non giocava col pallone, era il pallone che giocava con lui». Provi a regalare questa bella frase ad un interista di oggi.

«Oggi non è più il calcio dei trequartisti: si va a 3000 allora. Noi potevamo essere più lucidi. Quando segnai il secondo gol nel derby, stavo in area sullo sgabello a fumare una sigaretta: fece tutto Muraro prima di darmi palla. Oggi mi piace Brozovic per come interpreta il calcio. E anche Barella (ha rinnovato ieri, fino al 2026, ndr): non ha paura, dà sensazione di personalità».

Beccalossi ha vinto tanti derby?

«Ne ho persi pochi: solo due. Uno perché Scanziani si era dimenticato di Maldera, facendolo saltare. Invece non dimenticherò quello nel quale vincevamo 2-0 fino a 10 minuti dalla fine. Li avevamo messi sotto. Poi De Vecchi tira due punizioni e finisce pari. Nel nostro spogliatoio volarono le valigie, allora di alluminio. E Liedholm ci fece imbestialire a modo suo. Disse: Sapevamo che l'Inter calava. Un genio».

Quale è stato il miglior Milan affrontato?

«Non posso dire il migliore. Ricordo che quando giocai per la prima volta contro Gianni Rivera, ormai a fine carriera, mi avvicinai e gli dissi: posso toccarti?».

Di questo derby conosce tanti giovani, ex delle sue under...

«Barella oggi è uno dei giocatori più forti d'Europa. Quando arrivò dicevano: troppo falloso. Aveva tanta voglia addosso, andava guidata. Bastoni con umiltà ha preso autostima. E con Tonali sono di parte: lo vidi quando aveva 19 anni. L'anno scorso ha avuto problemi ma è un giocatore del futuro».

Ed ora derby sia: chi vorrebbe protagonista?

«Inzaghi: è arrivato in una squadra che per 10 anni non aveva vinto. Si è inserito con il piede giusto, è entrato bene nella parte. Vorrei fosse il suo derby».

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