"El Diablo Granoche all'86' si traveste da guastafeste allo stadio Brianteo di Monza. Perché la nuova squadra di Silvio Berlusconi, per la prima volta in tribuna, non va oltre l'1-1 contro la Triestina nella sesta giornata del girone B della Serie C. Le due squadre salgono al secondo posto a 11 punti, con il Pordenone, in testa, a quota 12. Il gol di Stefano Negro al 68' non è bastato. Lui, tra l'altro, è uno di quei giocatori che piace all'ex patron del Milan, perché è sbarbato, ha la faccia da bravo ragazzo. Piccolo problema: è cresciuto nelle giovanili della Juventus, ma questo dettaglio non disturberà più di tanto Berlusconi. L'accoglienza è super allo stadio per il neo proprietario, che ha fatto sognare i tifosi del Milan per una trentina d'anni, in ben altri palcoscenici. I tifosi lo acclamano: "Silvio, Silvio, Silvio". Lo applaudono all'arrivo. Il neo proprietario si accomoda in tribuna d'onore accanto ad Adriano Galliani, amministratore delegato della società presieduta da Nicola Colombo. Seduti nelle vicinanze anche Paolo Berlusconi, lo storico legale rossonero Leandro Cantamessa e anche Gigi Marzullo.
'Benvenuto Silvio, grazie per il sogno...' è lo striscione-dedica della curva 'Davide Pierì. Berlusconi, con la sciarpa biancorossa al collo, al fischio finale, si sofferma per stringere mani e fare foto con i tifosi. Le vecchie abitudini, in ogni caso, non le ha perse. Perché l'ex patron del Milan, prima della partita, entra nello spogliatoio dei suoi ragazzi e li carica così: "Per quanto riguarda l'immediato, sono qui a vedere la prima partita. Non vi nascondo che sono un pò emozionato. E a voi dico: 'Mi raccomandò. Io avevo alcune frasi che dicevo qualche volta ai miei giocatori e una era questa: 'Ricordatevi che chi ci crede combatte. Chi ci crede supera tutti gli ostacoli. Chi ci crede vincè. Quindi, credeteci, andate in campo e vincete con almeno tre gol di scarto". La vittoria non è arriva, ma siamo solo all'inizio. D'altronde, l'obiettivo ribadito da Berlusconi prima della gara va ben oltre il mero risultato al 90'. "Abbiamo preso il Monza per fare una squadra e una società modello, investire nella ricerca di giovani in tutta Italia. Vorremmo avere la squadra titolare tutta fatta di giovani, tutti italiani naturalmente, con certe regole che ormai il calcio non considera più", è l'auspicio dell'ex presidente rossonero. Il sogno del derby con il Milan in pochi anni? "Io sono rossonero dalla nascita, non parlerei di questo.
E' un ritorno al calcio, è la squadra di una città importante. Una squadra che, rafforzata, potrà fare bene, salire dalla B alla C e poi fino alla serie A. Chissà". Sta di fatto che l'1-1 contro il Triestina non spegne l'entusiasmo di una città con tanta voglia di sognare.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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