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Bettini sull'ammiraglia di Alonso lascerà la povera Italia a Cassani

Bettini sull'ammiraglia di Alonso lascerà la povera Italia a Cassani

Decisione al fotofinish, proprio negli ultimi millimetri di questo convulso 2013: Paolo Bettini lascia l'ammiraglia della nazionale azzurra. Dopo quattro anni di gestione, peraltro senza una sola medaglia, il divorzio (annunciato) è ufficiale. Senza polemiche, senza rinfacciarsi nulla. Bacini bacini dalla federazione (lo ringraziamo, ma il progetto che lo aspetta è irrinunciabile), bacini bacini da parte sua (la nazionale mi resterà nel cuore, ma il progetto che mi aspetta è irrinunciabile).
Ma che cosa c'è di tanto irrinunciabile nel ciclismo depresso e disorientato degli ultimi tempi? Sembra inverosimile, ma c'è: Bettini lascia l'ammiraglia tricolore, un'ammiraglia sgangherata, con i copertoni lisi e il motore da rifare, spesso senza neppure i soldi per fare il pieno, e prende posto su quello che si preannuncia come il top-team del prossimo futuro. Manco a dirlo, il grande capo di questo squadrone è Fernando Alonso, fanatico praticante di ciclismo e grande appassionato di corse, talmente appassionato da volersi costruire in proprio una squadra per il prossimo quinquennio, una squadra doping-free e una squadra molto organizzata, senza tanto badare a spese perchè quelle saranno coperte con la mano sinistra da uno sponsor degli Emirati Arabi (quanto prima sarà rivelato ufficialmente). Il ferrarista è abituato bene, normale che voglia il meglio. Tra i corridori sta puntando il connazionale Contador (bisogna però slegarlo dal contratto che lo tiene in Saxo Tinkoff), ma ai box ha già deciso di piazzare proprio Paolo Bettini, con i buoni uffici dell'amico comune Fabrizio Borra, fisioterapista mani di fata per entrambi.
Mentre Bettini si avvia a nuova vita, il problema a questo punto è tutto del team Italia, che si ritrova senza guida proprio nel suo doloroso periodo di rifondazione. Entro la metà di gennaio sarà scelto il successore. Su tutti i papabili spicca il nome di Davide Cassani, storico uomo squadra dell'Italia martiniana, da anni amatissimo commentatore nelle dirette Rai. Possibili alternative: Zanini, Fondriest, Argentin. Chiunque sia l'erede di Bettini, si ritroverà certamente sul tavolo gli stessi problemi: disinteresse e disimpegno della federazione, sempre più distratta dal business delle gran fondo.

E' noto: l'ammiraglia azzurra non si guida grazie alla federazione ciclismo, ma nonostante.

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