Il Bologna in festa si chiama fuori per il quarto posto

Gli emiliani appagati dal trionfo in coppa Italia cedono ai viola

Il Bologna in festa si chiama fuori per il quarto posto
00:00 00:00

La Fiorentina batte 3-2 il Bologna in un frizzante Derby dell'Appennino e lo aggancia in classifica al settimo posto, mantenendo un briciolo di speranza di qualificazione alla prossima Conference League.

Emiliani evidentemente distratti dalla sbornia post-vittoria in Coppa Italia e che iniziano un po' al piccolo trotto lasciando voragini dietro. In una di queste si infila Parisi che dopo una lunga cavalcata scarica un tiro su cui Lucumì mette la gamba, ingannando Skorupski. La Fiorentina per questa partita si schiera "a specchio" con i rivali, un 4-2-3-1 in cui però Kean è abbastanza isolato o comunque poco supportato da un centrocampo soprattutto di incontristi e da due terzini, Dodò e Gosens, schierati come trequartisti. Eppure il giochino all'inizio funziona, proprio perché il Bologna non sembra per niente centrato. Non mancano i cori e gli striscioni da parte dei tifosi viola contro la società, nello specifico il direttore sportivo Pradé e l'allenatore Palladino: «Accoppiata perdente, sparite per il bene della nostra gente».

Italiano, un ex controverso, cerca la scossa per i suoi con i cambi, togliendo Castro e Cambiaghi per inserire Dallinga e Orsolini: non a caso sono questi due a confezionare l'azione del pareggio. Cross dell'esterno, all'olandese è sufficiente sfiorare il pallone di testa per ingannare De Gea. Ndoye tenta l'intervento in spaccata rischiando di farsi segnalare il fuorigioco.

Fiorentina brava però a reagire subito ancora con Parisi, che si concede un'altra sgroppata fino in area, tiro senza pretese su cui Skorupski smanaccia malamente e sul rimpallo ecco sbucare Richardson, liberissimo, per il 2-1. Ma non è centrata nemmeno la difesa dei viola, che concede un cross semplice a Ndoye e a Orsolini, di nuovo, un appoggio facile facile.

Quando ogni entusiasmo sembra spegnersi Kean trova il definitivo 3-2 con un'azione semplicissima: rilancio di De Gea, sponda di testa di Mandragora e l'attaccante brucia la difesa bolognese, schierata altissima. Una difesa bolognese che chiude con un uomo in meno per l'espulsione di Miranda dopo un fallo di reazione sullo stesso Mandragora.

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica