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Buffon dedica la vittoria a Quattrocchi e Morosini

Il capitano dei bianconeri dedica il successo contro il Monaco all'ex giocatore del Livorno, morto sul campo tre anni fa, e alla guardia privata uccisa da un gruppo di terroristi in Iraq nel 2004

Buffon dedica la vittoria a Quattrocchi e Morosini

"Se mi permettete - dice Gianluigi Buffon dopo la partita appena vinta dalla Juve contro il Monaco - vorrei dedicare questa vittoria a due persone che mi hanno reso orgoglioso di essere un calciatore e un italiano: Piermario Morosini e Fabrizio Quattrocchi. Sono sempre nel mio cuore. Il capitano della Juve si commuove mentre parla ai microfoni di Sky. Il successo dei bianconeri è dedicato allo sfortunato giocatore del Livorno, a tre anni dalla tragica morte sul campo, e il vigilante privato ucciso in Iraq dopo essere stato preso in ostaggio.

Buffon si sofferma poi sulla partita, mettendo in risalto che la sua squadra non ha subito gol in casa: "Questo ci avvantaggerà in vista della gara di ritorno. I problemi iniziali ce li siamo un po' creati da soli ma va dato merito anche all’avversario. Noi abbiamo sbagliato qualche disimpegno di troppo e abbiamo dato modo al Monaco di rendersi pericoloso. Quando si arriva a questi livelli, è impossibile non incontrare squadre con grandi qualità - aggiunge -. Loro sono stati bravi a metterle in evidenza".

Una riflessione il capitanbo della Juve la dedica anche al suo futuro. Gli chiedono se pensa di giocare fino a 40 anni, lui risponde così: "Non potrei mai dire una cosa simile, sono il nemico numero uno del luogo comune - risponde Buffon -. Uno deve smettere quando si presenta in campo e si accorge di non essere più lui, ma non credo sia il mio caso. Per cui, mi sembrerebbe uno spreco... Perché smettere se sto bene? Al primo segnale di cedimento, sarei il primo ad uscire di scena. Penso che uno debba smettere di giocare quando scende in campo e si vede che non è più lui.

Obiettivamente non credo sia il mio caso".

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