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Buffon: "Tifosi della Juventus fidatevi di Sarri". Poi difende Conte

Gianluigi Buffon ha parlato di Sarri alla Juventus: "Ho toccato con mano la competenza della società, Sarri non è rivoluzione è solo un'idea nuova. Via la stella a Conte? Non sono d'accordo"

Buffon: "Tifosi della Juventus fidatevi di Sarri". Poi difende Conte

Gianluigi Buffon non sa ancora quale sarà il suo futuro e ai microfoni del Corriere dello Sport ha spiegato: "Già cinque mesi fa il PSG mi aveva anticipato che a fine campionato mi avrebbe proposto il ruolo di secondo. Da gennaio ho avuto tutto il tempo per pensarci e su e sono giunto alla conclusione che non fa per me, così ho rinunciato a tanti soldi e all'opzione per un altro anno. La loro richiesta era assolutamente legittima, comprensibile e l'offerta allettante. Ma a 41 anni ho un bisogno quasi fisico dell'emozione. Qualche bella proposta mi è arrivata, ma se mancherà la spinta che desidero potrò decidere di regalarmi un anno tutto per me, tutto mio. Un anno di formazione".

L'ex numero uno della Juventus e della nazionale italiana ha poi parlato dell'arrivo, ora ufficiale, di Maurizio Sarri al club di Corso Galileo Ferraris: "Ho toccato con mano la competenza del presidente Andrea Agnelli, di Fabio Paratici e di Pavel Nedved. Chi segue sempre gli stessi percorsi raggiunge sempre gli stessi traguardi e la Juve che cerca la Champions ha voluto tentare la strada della discontinuità, partendo dal presupposto che la squadra è migliorabile. Sarri non è rivoluzione, né scommessa: è un percorso inedito, un'altra storia".

Infine, Buffon ha preso le parti di Antonio Conte che ha invece firmato per i rivali storici dell'Inter: "Mi ha fatto male leggere in due o tre occasioni che qualche tifoso juventino aveva chiesto di togliere la stella di Conte dopo il suo passaggio all'Inter. Mi sento dentro il mondo Juve, conosco bene i dirigenti, i giocatori, i tifosi e so cosa ha dato e rappresentato Antonio. Per la Juve si è speso fino all'ultima goccia di sudore, mettendo tutto se stesso, da giocatore non si è mai risparmiato per il bene della squadra. Da allenatore se l'è caricata sulle spalle e l'ha trascinata al successo con una lucidità totale e senza soluzione di continuità.

Le scelte professionali, anche se spiazzanti, non possono sporcare un passato intenso come il suo".

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