Gli altri chiacchierano, l'Inter si muove. Il mercato di maggio stravolge il trend degli ultimi anni, quando Massimo Moratti era solito agire con flemmatica parsimonia. Stavolta no, i nerazzurri hanno già piazzato il primo colpo: Rodrigo Palacio. Uno che non avrà il pedigree del fenomeno, ma intanto nel Genoa zoppicante dell'ultima stagione ha fatturato 21 reti.
L'Inter però non si ferma al Trenza. Tronchetti Provera lo ha ribadito l'altro giorno: l'arrivo di Palacio non spegne il sogno Lavezzi. Per il Pocho si lavora senza fretta. Impensabile pagare la clausola di 31 milioni di euro ad Aurelio De Laurentiis. La tranquillità nerazzurra è però ben motivata: l'accordo segreto con il giocatore c'è già, resta da trovare la soluzione per accontentare il Napoli. Che intanto valuta le offerte di Psg e Anzhi per il suo numero 22. Ma Lavezzi per il momento vuole solo l'Inter.
Per questo anche la proposta di Mircea Lucescu, ex tecnico proprio dell'Inter e ora allo Shaktar Donetsk, difficilmente troverà accoglienza. «Per il Pocho darei al Napoli Douglas Costa». Provaci ancora, Mircea.
Attendismo su Lavezzi, iper-mobilità sugli altri fronti. Gli osservatori agli ordini di Branca erano in tribuna a San Paolo per visionare Paulinho, centrocampista tuttofare del Corinthians. Classe 1988, con un gol di testa ha regalato al Timao la semifinale di coppa Libertadores. Costa meno di 10 milioni di euro, un prezzo in linea con le prospettive di Moratti. In Brasile gli uomini mercato interisti continuano a monitorare anche Lucas Moura, con cui i contatti vanno avanti da almeno sei mesi. Ma per il talento del San Paolo i tempi non sembrano essere ancora maturi.
Almeno sin quando all'Inter rimarrà Wesley Sneijder. Le voci sull'olandese si rincorrono. Resta o se ne va? E se parte, va davvero al Milan? L'incertezza regna sovrana. Un'Inter con Lavezzi e Palacio, più altri acquisti in mediana e difesa, difficilmente vedrebbe in rosa anche l'olandese. Il fair play finanziario non lo permetterebbe. Ma Moratti non lo cederebbe comunque mai ai cugini.
Si fa intricata invece la pista per riportare Destro all'ovile. Sull'attaccante del Siena, di proprietà del Genoa, c'è pure la Juventus. E Beppe Marotta l'ha confermato per la prima volta ufficialmente: «Vediamo se riusciamo a prenderlo». A sorpresa si è fatta sotto anche la Roma, che avrebbe avviato i contatti con la dirigenza del Grifone dopo che l'Inter le ha soffiato Palacio da sotto il naso. Chi la fa, l'aspetti.
Poco credibili le notizie che danno invece i nerazzurri sui due nazionali Giovinco e Borini. Gli agenti hanno già provveduto a smentirle ieri: «Ma quale Inter…». Da tenere d'occhio invece Nuri Sahin, regista turco del Real Madrid in rotta con Mourinho. Piace tanto al figlio di Moratti, Angelo Mario, che ne avrebbe parlato al padre-padrone dell'Inter. Ma l'agente di Sahin, a Milano mercoledì, avrebbe incontrato il Milan, senza invece avere contatti con i nerazzurri. Nell'aria c'è un altro derby di mercato: il turco potrebbe lasciare la Spagna anche in prestito.
L'Inter però deve anche cedere. Per arrivare a Lavezzi i nerazzurri potrebbero essere costretti rinunciare ad Andrea Ranocchia, che al Napoli piace molto. Ma in difesa già Lucio ha annunciato di voler lasciare Milano. Anche Stankovic e Chivu, tra i senatori, sono vicini all'addio.
Addio all’Italia anche per Marco Di Vaio che a 36 anni lascia Bologna per chiudere la carriera in Canada, nel Montreal. Non se ne va, invece, ma anzi triplica Antonio Conte.
Il tecnico della Juventus, come già anticipato, rinnova sino al 2015. Ora il tecnico salentino attende il suo attaccante. Marotta ha smentito l'interesse per Didier Drogba ed è stato tiepido anche su altre piste. Soprattutto su Cavani, che costa molto. Decisamente troppo…- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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