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Di Canio: "Ecco chi è la mia favorita per lo scudetto. Allegri? L'hanno preso di mira..."

Paolo Di Canio, in esclusiva per ilgiornale.it, ha commentato la lotta scudetto, il mercato delle big, la Champions League ormai alle porte e molto altro ancora

Di Canio: "Ecco chi è la mia favorita per lo scudetto. Allegri? L'hanno preso di mira..."

Il campionato di Serie A è ormai iniziato da due settimane e siamo già alle porte della terza giornata, in una stagione anomala e particolare con il Mondiale che fermerà i vari tornei dal 13 novembre a fine dicembre. In esclusiva per ilgiornale.it, Paolo Di Canio ex attaccante di Lazio, Napoli, Milan, West Ham e oggi commentatore per Sky Sport, ha toccato diversi argomenti tra cui la lotta scudetto, il calciomercato, il Mondiale, la Champions League, con i sorteggi che potranno essere seguiti sul canale 200 di Sky Sport e in streaming su Now, del ritorno di Romelu Lukaku all'Inter e molto altro ancora:

Di Canio, che idea si è fatto di questo campionato?
«Io resto convinto, come d'altronde lo ero lo scorso anno anche se aveva perso giocatori importanti, che l'Inter sia la più forte per i valori fisici e tecnici. Poi è vero, lo scudetto l'ha vinto il Milan ma se vado a riprendere la passata stagione noto come siano stati sempre i nerazzurri ad avere in mano le sorti del campionato. I rossoneri hanno poi vinto meritatamente los scudetto per spirito, abnegazione, progetto e gruppo ma era l'Inter quella che ha avuto sempre il match point per le mani soprattutto nel derby di febbraio e poi a Bologna a fine aprile. Quest'anno l'Inter ha un anno di esperienza in più, Simone Inzaghi che è bravissimo pure, ha preso giocatori funzionali al progetto che la rende più forte dell'anno scorso ed è per questo che dico che i nerazzurri sono i favoriti con un piede davanti al Milan".

Quindi pensa che i dettagli abbiano deciso lo scudetto dello scorso anno?

"Certo, ripeto il Milan grazie a Pioli, il gruppo, i dirigenti e il grande lavoro svolto in due anni e mezzo ha fatto qualcosa che è andato anche oltre le aspettative. L'Inter ha pagato gli errori individuali in alcuni momenti chiave della stagione. Ripeto, Inzaghi è bravissimo ma al derby poteva e doveva essere 3-0 al 74' e invece ha fatto dei cambi conservativi e alla fine ha perso la partita riaprendo tutto. Poi il Milan non aveva più le coppe ad un certo punto mentre l'Inter ancora sì e anche questo ha fatto la differenza. E dulcis in fundo Radu a Bologna è un errore che ha pesato tanto".

Se dovesse sbilanciarsi chi resterà fuori dai quattro posti Champions?

"Sarà una bella lotta ma io vedo l'Inter davanti al Milan e poi vedo il Napoli che non lotterà per il titolo ma che con giocatori nuovi, freschi che hanno fame come Kim e Kvaratskhelia e che hanno dato un taglio con il recente passato possa arrivare tra le prime quattro. Poi certo ci sono anche Juventus e Roma che però al momento le vedo un attimo attardate per una serie di ragioni. A seguire l'Atalanta che è sempre una scheggia impazzita e che senza coppe può essere l'outsider come ogni anno d'altronde, mentre la Lazio la metto subito dopo perché sono arrivati alcuni giocatori che devono ancora essere plasmati da Maurizio Sarri".

La Juventus dunque non la entusiasma?
"Se Pogba e Di Maria non si fossero fatti male subito allora il mio giudizio sarebbe differente (sorride; ndr). Io penso che giocatori come questi appena citati, e ripeto che è una mia opinione, arriveranno a ridosso dei Mondiali ad aver giocato poco perché magari un piccolo fastidio muscolare ti frena sapendo che a metà novembre ci sarà forse l'ultima occasione della tua vita per poter disputare una coppa del mondo. Poi se parliamo di valori tecnici, la Juventus ha colmato il gap con questi due acquisti. Però una domanda mi sorge spontanea: come si fa a dire che la Juventus sia la favorita? Io penso che tanti lo dicano perché la Juventus è la Juventus, però se fa ricambio generazionale è normale che ci siano difficoltà".

In tanti se la prendono con Allegri per la mancanza di gioco, lei cosa ne pensa in merito?

"Io non difendo nessuno, non ho né amici né nemici, non mi interessa quello che dicono di me e dirò sempre quello che penso. Per me Allegri non sta simpatico e un certo tipo di giornalismo e qundi tutto ciò che fa e dice non va mai bene".

Cosa intende esattamente?

"Lui sicuramente non si rende simpaticissimo però in tanti calcano la mano. Ripeto, io non difendo Allegri che quando parla della Juventus non cerca giustificazione ma dice la verità a mio parere. Sembra che voglia dare lezioni e non si fa troppe amicizie, sappiamo quanto è importante la comunicazione in questo mondo... Tanti giornalisti, per i social e like e per compiacere tutti l'hanno preso di mira da qualche tempo. Penso sia difficile essere onesti intellettualmente, purtroppo in Italia avviene questo. Ad Allegri dicono che se non vince è un disastro ma l'avete visto il centrocampo della Juventus?"

Manca qualcosa secondo lei?

"Manca tantissimo a mio parere. Per giocare un calcio tecnico servono gli interpreti. A centrocampo manca regista, già dai tempi di Sarri, non c'è chi ha personalità per farsi dare palla. Locatelli, Arthur, Zakaria, Rabiot unico a mio parere che ha fatto il suo dovere ma che fa non assist e non fa gol. Ok ora c'è Pogba, che al momento è indisponbiile, ma chi fa gioco? Parliamo anche di difesa, Bremer come prospetto può diventare anche un crac, ma viene dal Torino e bisogna vedere se saprà rendere l'onda d'urto di andare in una grande squadra. Sembra che hanno preso van Dijk ma con tutto il rispetto dobbiamo ancora vederlo. Ha cambiato modulo e deve adattarsi, non ha mai giocato a quattro.... Io aspetterei a dare dei giudizi su di lui e sulla difesa in generale che ha perso Chiellini e che conta Rugani, Bonucci e Gatti che fino all'anno scorso giocava al Frosinone... Allora dico come si fa a dire che la Juventus sia favorita per vincere il campionato?".

Tanti hanno puntato anche il dito su Vlahovic che nell'ultima partita ha toccato pochi palloni ed è apparso nervoso?
"Altro discorso ancora questo. Lui è un talento fantastico e diventerà ancora più forte di quello che è attualmente. Però anche alla Fiorentina si giocava prettamente per lui e dunque si vedeva e non si vedeva quando magari steccava e magari sui 17 gol segnati aveva siglato tre triplette. Un fuoriclasse vero lo si vede subito e i paragoni fanno male perché uno poi uno si stizzisce se legge che ha toccato solo tre palloni. Vlahovic è un ottimo giocatore, ripeto, e un fantastico talento ma in questo momento dovrà emergere in una Juventus un po' appiattita".

Quindi conviene con Allegri che il ruolo dell'allenatore è difficile?

"Certo, l'ho anche fatto e questo mestiere è difficile. Allegri ha detto ci sono i dettagli e i livelli ed ha ragione. Se la Juventus avesse vinto non giocando bene ci sarebbero stati altri discorsi oggi. Ripeto, non voglio difenderlo ma da spettatore esterno penso che lo stiano massacrando in maniera esagerata e così a me non piace. Io continuerò sempre a dire quello che penso e sono contento di non ricevere solo complimenti ma anche insulti perché non accontento nessuno dicendo cose per compiacere".

Come reputa il mercato delle big a una settimana dalla chiusura?
"La Roma ha fatto un bel mercato e peccato per l'infortunio di Wijnaldum che comunque sarà utile quando tornerà a disposizione. E poi c'è Dybala preso per aumentare la quota dei gol che hanno difettato lo scorso anno. Poi c'è l'Inter che ha messo qualità a centrocampo e in attacco. Se poi vende Skriniar risulterà una perdita più pesante di quando è andato via Lukaku ma se lo slovacco rimante è quella che più si è migliorata insieme alla Roma. Il Milan continua sulla falsa riga fantastica di questi anni ma deve prendere un difensore e un centrocampista di sostanza però non vedo si sia migliorata rispetto all'anno scorso. Bene il Napoli, sulla Juventus ripeto voglio aspettare un attimo".

Capitolo Champions League: oggi ci saranno i sorteggi. Pensa che faranno strada le italiane in un anno particolare come questo?
"Sarà un'annata strana però penso che alla fine le grandi squadre arriveranno in fondo o quasi tutte. Non vedo nessuna delle nostre squadre all'altezza di poterla vincere ma ad esempio l'Inter, che l'anno scorso se l'è giocata alla pari con il Liverpool, per qualità e struttura fisica possa fare strada se prende un ottavo di finale abbordabile, penso che passerà il girone nonostante è in terza fascia... Ripeto, se non capita un sorteggio di fuoco vedo che l'Inter può fare strada, mi sembra la più attrezzata delle italiane".

In tanti hanno criticato la scelta di Lukaku di ritornare all'Inter, altri l'hanno preso come un atto di grande pentimento. Lei come si pone in merito?
"Lui ha detto che voleva andare via per tornare al Chelsea che era la sua famiglia e che voleva dimostrare il suo valore...Alla fine dopo nemmeno un anno è voluto tornare perché si è reso conto di aver perso la felicità e quello che gli avevano costruito intorno. Avrà pensato: 'Ma chi me l'ha fatto fare?'... ed è tornato indietro sui suoi passi perché ha capito di non essere più all'altezza alla soglia dei 30 anni del campionato inglese che è un campionato diverso da quello italiano per il quale invece è perfetto. Molti lo vedono come un atto di volontà assoluta, io lo leggo come debolezza. Lui è tornato perché sente di stare nel posto migliore per essere felice, poi Marotta e la dirigenza sono stati fenomenali a riportarlo a casa a costo zero praticamente ma lui non è che è tornato dicendo passo dai miei 14-15 milioni a 4, è tornato a prendere quello che prendeva all'Inter prima del suo addio e dunque in una comfort zone. Lukaku è un ottimo attaccante molti pensano che io ce l'abbia con lui ma non è affatto vero. Romelu qui in Italia pure al 70% fa la differenza per le sue doti fisiche.

Il nostro è un paese che si basa sul buonismo ma a me non interessa, infatti Lukaku è passato dall'essere uno dei cinque attaccanti più forti al mondo ad un centravanti che in Italia sposta gli equilibri. Quello che dicevo io due anni fa molti addetti ai lavori lo stanno dicendo oggi".

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