Capello: "Non è il miglior Real..."

"Il Napoli può farcela". "Juve forte, ma per la coppa servirà fortuna..."

Capello: "Non è il miglior Real..."

nostro inviato a Montecarlo

«Il Napoli? Per vincere al Bernabeu bisogna entrare in campo con grande fiducia, pensando di dover fare un gol. E considerato che il Real non è nel momento migliore...»: Fabio Capello, presente come testimonial Laureus agli Awards di Montecarlo (premiati Bolt, Phelps, Simone Biles, Rosberg, i Chicago Cubs e la nostra Bebe Vio), legge le carte alle italiane in Champions e sorpresa spende parole migliori per la squadra di Sarri rispetto alla corazzata Juventus. Infatti alla domanda sulle chance dei bianconeri di vincere la coppa, la risposta è diplomatica («con il modulo attuale Allegri ha reso la squadra molto pericolosa»), ma l'espressione che l'accompagna dice molto di più: «Per arrivare in fondo però servirà molta fortuna». Insomma Capello, che esclude future panchine affermando «ormai sono troppo vecchio» ed è protagonista di un bel siparietto con Ruud Gullit («Ci siamo scontrati molte volte, anche non a parole, ma è stato il miglior giocatore che ho allenato» dice, con l'altro che replica sorridendo «ci scontravamo perché entrambi volevamo vincere, era un segno di rispetto»), mette davanti le solite Real e Barcellona. Eppure non esclude sorprese: «Ho visto giocare il Madrid contro l'Osasuna e Zidane ha provato a cambiare modulo mettendo 5 difensori per allenarli alla velocità del Napoli: è dovuto tornare indietro perché i giocatori non capivano nulla. E dunque l'importante è provarci, non sono imbattibili». Così come non è imbattibile il Bayern del suo amico Carlo Ancelotti impegnato contro l'Arsenal: «Cambiare testa alla squadra dopo tre anni di Guardiola è un'impresa: erano tutti abituati a passare la palla indietro e per modificare certi meccanismi ci vuole tempo. L'importante è che la società lo supporti: rimproverano Carlo che la squadra gioca male, però dicevano che Pep era noioso. Decidano un pó cosa vogliono». Parole di speranza per Ranieri («L'anno scorso ha fatto un miracolo, quest'anno la squadra ha perso un po' di spirito e Kantè.

Ma si salverà»), per tornare infine alla Juve: «I moduli non servono, il calcio moderno è giocare 9-1: il sacrificarsi di Mandzukic è un esempio per tutti. Allegri ha fatto un buon lavoro e in Italia domina. Ma in Europa non so se basterà. Ripeto: senza fortuna...».

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