In casa Armani sfila Sassari. E va in finale

Nel pozzo dei desideri affoga la presunzione di Milano che si scuce lo scudetto nell'anno orribile perdendo 81-86 ai supplementari contro Sassari che vola con Lawal, 21 rimbalzi, sbanca di nuovo il Forum, chiude in gloria una battaglia che meritava di vincere a casa sua, ma che è riuscita a conquistare nel modo più affascinante. Il professor Logan per la prima finale scudetto della Dinamo Sassari. Un momento storico per la squadra che rappresenta la Sardegna, un salto nella gloria che ora verrà contestato da Venezia o Reggio Emilia che, per motivi diversi sembrano inferiori alla squadra di Romeo sacchetti arrivato al suo capolavoro.

Dyson 21, Logan 16 col bisturi, Sanders col suo furore e 16 punti, Lawal a 12, ma con 21 rimbalzi. Gli uomini dell'impresa contro il gatto scorpione di Armani che vanifica la grande serata di Samuels, 25 punti, 9 rimbalzi e di Ragland 16, ma è tutto l'Emporio che crolla sotto pagando i debiti alla presunzione e all'egoismo.

Dodicimila per la notte senza domani. L'Emporio interpreta bene il copione, Ragland, 3 su 3 da 3, e Samuels, 10 punti, lasciano il loro marchio sulla pelle di Sassari che sembra stordita al primo gong: 25-14.

Ma gli scorpioni che Banchi sembra non capire fino in fondo si mettono a fare le cicale sulle prime rotazioni dalla panchina quando entrano Brooks e il Daniel Hackett reduce da due giornate di squalifica. Romeo Sacchetti sceglie la fanteria leggera, torna a pungere e volare mentre il suo avversario vede cadere il primo castello di carte. Sanders si sveglia, Dyson crea, Brooks lega. Pur non tirando un tiro libero in 20', forse meglio viste le percentuali delle 6 partite precedenti, la Dinamo si carica, diventa imprendibile e quando Milano si accorge di aver peccato si trova i sardi davanti a metà partita: 35-37. Parità a rimbalzo (22-22), quello che Sassari ha in più nel tiro da 3 (5 su 16 contro il 3-10 dell'Armani) Milano lo riguadagna sui liberi (4 su 6 contro 0 su 0).

Sassari ci crede di più all'inizio del terzo quarto e allunga fino a più 8 quando Milano decide di andare dalla sua vera cassaforte, il giamaicano Samuels. Lui scardina i paletti dalle difesa sassarese arrivando a 19 punti, la squadra dietro di lui risponde con una difesa che torna ad essere vigorosa. L'inseguimento finisce ad 1'47" dal terzo intervallo con un canestro di Hackett e al terzo intervallo Milano è avanti 59-55.

L'ultimo quarto è la summa di questa sfida infinita. La difesa di Milano, i saltoni di Lawal che prende 21 rimbalzi. Liberi per Cerella che sembra chiudere. Liberi per Dyson che segna il primo sbaglia apposta il secondo e Sanders pareggia a quota 75.

Supplementari che diventano tragedia per Milano perché Logan e Dyson con Brian Sacchetti la condannano (81-86).

Stasera a Venezia dove il paron Zorzi, grande nocchiero della Reyer dorata, festeggerà i suoi 80 anni, avremo l'altra finalista fra una Venezia peccatrice e Reggio Emilia che è andata oltre il muro delle sventure.

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