Arriva ancora dall'Emilia la squadra capace di fermare il Napoli al San Paolo. Ma se il Sassuolo sembrava una vittima designata che sfruttò una serata no degli azzurri e riuscì solo a pareggiare, il Parma si è invece giocato la partita a viso aperto. Così l'1-0 finale, siglato da un Cassano in grande spolvero, legittima la buona gara dei ducali e rallenta ancora il cammino della formazione di Benitez in campionato dopo il ko senza attenuanti con la Juventus. Tra oggi e domani, con gli impegni di bianconeri e giallorossi sulla carta alla loro portata, il Napoli potrebbe perdere altro terreno dalla vetta.
Piove sul bagnato in casa partenopea e non solo per l'acqua caduta sul San Paolo per buona parte del match. Al passo falso, il primo casalingo dal 16 dicembre 2012 (con un'altra emiliana, il Bologna, altro segno del destino), si aggiunge l'infortunio ad Hamsik, inizialmente risparmiato da Benitez per 68 minuti e poi in campo solo nove per un pestone rimediato al piede sinistro, fortunatamente non quello uscito malconcio dalla partita con la nazionale slovacca. Nelle prossime ore si valuterà se Marekiaro potrà giocare in Germania. Certo, molto peggio è andata ai prossimi avversari europei del Borussia, maltrattati in casa dal Bayern Monaco (0-3) e ora a -7 dai bavaresi oltre che terzi in classifica, superati anche dal Bayer Leverkusen. Martedì i tedeschi saranno senza difesa titolare e questo potrà essere un vantaggio. Anche se conterà molto capire chi avrà ritrovato il morale giusto.
I ragazzi di Don Rafè non parevano avere la testa al Westfalenstadion di Dortmund, dove giocheranno quasi un match point per il passaggio agli ottavi, e Benitez applica il solito turn over mirato (fuori dai titolari il già citato Hamsik e Mertens nella consueta staffetta con Insigne). Le occasioni arrivano, soprattutto con Higuain che sbatte due volte sul muro Mirante (da 70 giorni il Pipita non segna su azione davanti al pubblico di casa) e si vede annullato un gol per fuorigioco, la manovra si vede ma di fronte c'è un avversario determinato, ben disposto tatticamente. D'altronde l'ex Donadoni, fresco papà di Bianca, voleva festeggiare l'evento non solo con il classico fiocco rosa e voleva onorare il ritorno da ex al San Paolo con un risultato positivo dopo il mini-filotto negativo (un punto nelle tre sfide precedenti).
Se si eccettua la trasferta di Roma, dove ebbe molto da recriminare per alcuni episodi sfavorevoli, il Napoli aveva sempre vinto le partite giocate alla vigilia di una sfida di Champions. Chissà se a Napoli, dove la scaramanzia regna sovrana, non sia visto come un pericoloso segno premonitore. E se ieri non è arrivato il successo, grandi meriti vanno ai ducali, autori di una partita perfetta tatticamente. Il Parma gioca con il baricentro molto alto e in generale non dà la possibilità agli avversari di ripartire in velocità.
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