Niente record, il Chelsea si ferma a 13 vittorie di fila. Non eguaglia il primato di 14 in sequenza nel campionato inglese, stabilito dall'Arsenal ma in due stagioni, tra il febbraio e l'agosto del 2002.
Lo stop arriva nel derby con il Tottenham (2-0), che costruisce di più e passa nel recupero del primo tempo. L'azione è infinita, sulla destra, Eriksen crossa per Deli Alli, sfuggito ad Azpilicueta e a Moses, il colpo di testa è perfetto, nell'angolo. Il raddoppio è al 10' del secondo tempo, con gli stessi protagonisti.
L'avvio è dei blues, il sinistro di Hazard esce, sarà la loro unica occasione eclatante. Poi pungono gli Spurs: all'andata persero 2-1 ma meritavano il pari, stavolta mettono sotto il 3-4-3 di Conte. Mauricio Pochettino si conferma un ottimo tattico, annullando Diego Costa. Che se la prende per un minuto buono con il compagno Pedrito per un semplice passaggio non inteso. Dal 1° ottobre i blues vincevano sempre, vengono soffocati dall'urlo di White Hart Lane, in attesa che venga costruito il nuovo stadio, da 400 milioni di sterline. Il salvataggio di Courtois sul colpo di testa di Dier rimanda solo la capitolazione.
È passato mezzo secolo dalla finale di FA cup che fece nascere la rivalità tra le due londinesi, allora vinse il Tottenham in due partite tiratissime, ieri sera al Chelsea è mancato brio. Alla ripresa Conte si consulta con Angelo Alessio, vice di una vita, e la stracittadina si vivacizza. Sino alla nuova, elaborata azione sulla destra degli Speroni. Traversone di Eriksen (lo stipendio del danese è sestuplicato, l'ha meritato) e Dale Alli segna la settima rete in 4 partite, venetsima in una stagione e mezza: nessun under 23 d'Europa è prolifico quanto l'attaccante di origine nigeriana.
Il resto è pressione sterile del Chelsea, neanche l'ingresso di Fabregas cambia la storia della partita. Niente epica, dunque, a parte i cori per i bianchi. Il Liverpool resta a 5 punti e la Premier è aperta, in fondo siamo solo alla prima di ritorno. E adesso c'è la sosta, sino a sabato 14, dopo la concentrazione di turni per le feste.
Si riprenderà con Leicester-Chelsea, sfida fra tecnici italiani e passaggio ideale di consegne, ma questo scudetto è ancora tutto da fare. E anche il City ha ancora chances, a -7, nonostante Guardiola sia convinto di essere nella fase discendente della carriera. Conte resta al top, ha già fatto 13.
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