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Chiamatelo Derbyvic: talismano Handa e Ibra mago delle «prime»

Inter, Milan, Barça, United e anche Los Angeles Zlatan sempre in gol al debutto nelle stracittadine

Nicolò Schira

Chiamatelo Derbyvic. La supersfida milanese sarà infiammata in campo dal duello tra Ibrahimovic e Handanovic. Lo svedese punta a confermare la tradizione favorevole che lo vede sempre a segno e decisivo alla prima nelle stracittadine, mentre lo sloveno stringerà i denti pur di esserci dal primo minuto.

Il capitano nerazzurro non vuole perdersi il big match di San Siro, in cui punta a confermarsi il portiere meno battuto della Serie A. Riuscirà Ibracadabra con una delle sue magie a trafiggere la saracinesca interista? I numeri dicono di sì. Infatti il campione di Malmoe ha griffato con una rete tutti i suoi debutti nei derby rossonerazzurri. Nel 2006 mise la firma nel 4-3 interista che lanciò in vetta la squadra di Mancini, mentre il 14 novembre 2010, da ex, fu glaciale dagli undici metri nel regalare il successo al Milan di Allegri. In entrambi i casi le vittorie diedero lo slancio alle ambizioni di gloria delle rispettive squadre, che conclusero poi la stagione nella medesima maniera: vincendo lo scudetto.

Stavolta per Ibra la missione è più complicata: il gap tra il suo Milan e i rivali cittadini appare ampio come evidenziato dal -19 in classifica. Ecco perché Pioli si aggrappa allo svedese per restare imbattuto nel 2020 e continuare l'inseguimento a un posto in Europa. D'altronde quando il gioco si fa duro, Zlatan inizia a giocare. Ibra ama le grandi sfide e si esalta quando la pressione è alle stelle. Il 12 dicembre 2009 decise, da debuttante, il derby catalano vinto dal Barça sull'Espanyol grazie a un suo sigillo. Nel 2016 ha debuttato con un gol anche nel derby di Manchester. Un acuto che però non è bastato allo United per reggere il confronto col City dell'odiato Guardiola. Buona la prima, invece, oltre Oceano nel 2018 quando proprio l'ingresso di Ibra cambiò il volto alla stracittadina di Los Angeles. Entrato con i suoi Galaxy sotto 3-1 a 20 minuti dalla fine, l'attuale numero 21 milanista trascinò i suoi alla vittoria per 4-3 grazie a una doppietta, con tanto di prodezza balistica da centrocampo. Mica male come biglietto da visita per l'MLS.

Domenica Zlatan punterà a migliorare le sue statistiche personali (5 gol in 8 derby meneghini), anche se di fronte avrà Handanovic pronto a blindare la propria porta. Gli ultimi anni hanno visto Milano tingersi di nerazzurro, visto che il Diavolo non trionfa nella stracittadina dal 2016 (3-0 con Mihajlovic in panca e rigore sbagliato da Icardi). Una striscia che dura da ben 4 anni e nella quale Samir non ha saltato neppure un minuto. Per questo il numero 1 interista vuole esserci a tutti i costi, nonostante l'infortunio alla mano sinistra. Cabala ma non solo. Le sue parate possono, infatti, esorcizzare lo spettro dell'ex Ibra e le doti da talismano nelle stracittadine.

Conte è pronto a fare gli scongiuri.

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