Gli annunci della prossima settimana calcistica italiana avrebbero reso euforici i cronisti di calcio-mercato di un tempo. Ecco a voi il valzer delle panchine: questo il titolo sicuramente retrò approntato. Nei numeri, nell'interesse delle novità e nella portata dei protagonisti, è sicuramente un evento che si trascinerà dietro per mesi molti elementi di curiosità e anche esaltanti scenari. Tra le prime dieci-dodici squadre classificate in serie A si prepararono a cambiare allenatore in panchina un gran bel numero di club a cominciare dal Milan con il chiacchierato (e contestato) Paulo Fonseca già al lavoro, dalla sua residenza portoghese, e probabilmente presentato alla platea scettica tra 10 giorni. Di sicuro l'evento più atteso, con la scenografia del teatro San Carlo di Napoli, è quello allestito da ADL che di cinema s'intende, per presentare Antonio Conte, rimasto nel limbo (in attesa forse del Milan che non ha mai composto il suo numero di telefono) per qualche settimana di troppo prima di raccogliere la documentazione spedita dal Napoli e accettare la sfida di rimettere in piedi la squadra campione d'Italia solo un anno prima, rimasta senza guida con l'addio di Spalletti e coppe europee dopo una serie di cambi dall'esito disastroso.
Solo chi vince non ha bisogno di cambiare per migliorare. Riferimento scontato in questo caso all'Inter di Simone Inzaghi e all'Atalanta di Gian Piero Gasperini o alla Roma di Daniele De Rossi, promosso a pieni voti dopo Mourinho. Il Bologna sbarcato in Champions, sedotto e abbandonato da Thiago Motta, può puntare su Vincenzo Italiano che lascerà Firenze all'ambizioso Raffaele Palladino costringendo così Adriano Galliani, ad del Monza, a ricorrere, per la sostituzione, a un campione dei tempi milanisti, Sandro Nesta reduce dall'esperienza in serie B con la Reggiana. Il test più atteso e anche quello più divisivo tra critica e tifoseria attende la Juve che ha appena licenziato per giusta causa Allegri spianando la strada a Thiago Motta.
Sarà inseguito da un fastidioso dibattito sullo stile del suo calcio, biglietto di presentazione presso la proprietà del neo-ds bianconero Cristiano Giuntoli. È stato lui a scavare la buca sotto la panchina di Max, è stato lui, anticipando la concorrenza, a prenotare per tempo il nuovo allenatore e a preparargli adesso il nuovo mercato.
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