L'Inter si accontenta

È Chivu iI dopo Inzaghi. Il no poco convinto di Fabregas e il muro Como hanno aperto all'ex

L'Inter si accontenta
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Dura dire che Cristian Chivu sia la prima scelta dell'Inter. Impossibile pensarlo. Eppure sarà lui il nuovo allenatore nerazzurro. C'era una volta Inzaghi, il sostituto ideale era Max Allegri, ma purtroppo per Marotta l'ha preso prima il Milan. Poi veniva Cesc Fabregas, giovane predestinato, che ha detto no: meglio il progetto del Como a quello dell'Inter, anche se è più semplice dire che è il Como ad avere fatto muro alle richieste dell'Inter.

L'alternativa a Fabregas sembrava Patrick Vieira, una decina di stagioni di esperienza fra Premier, Ligue 1 e lo scorso anno Serie A. «Voglio continuare ad allenare il Genoa», ha mandato a dire il tecnico francese. Un altro no, perché non dirlo? Vieira come Inzaghi e come Fabregas. Così tocca a uno dei campioni del Triplete di Mourinho, una solida formazione nel settore giovanile nerazzurro (scudetto Primavera nel 2022), ma solo 13 partite in Serie A, sulla panchina del Parma. Bilancio: 3 vittorie, 3 sconfitte e 7 pareggi, compreso quel 2-2 del 5 aprile, in rimonta contro l'Inter, pagato a caro prezzo da Simone Inzaghi, 2 punti persi che avrebbero dato un'altra lettura della stagione nerazzurra.

Di comodo, con Chivu rispetto a Fabregas e pure a Vieira, c'è che non dovrebbe cambiare il sistema di gioco, visto che per salvare il Parma, dopo un timido inizio con la difesa a 4, il tecnico rumeno ha adottato quella a 3, cominciando guardo il caso proprio dalla sfida contro l'Inter. Si mise a specchio contro Inzaghi e dopo appena due mesi ne prende addirittura il posto. Una carriera fulminante, anche se il difficile comincia adesso. Per lui e anche un po' per lInter, che in questo passaggio di allenatore è stato messo in difficoltà dalla repentina decisione di Inzaghi, presa il lunedì sera e comunicata al club solo martedì, al di là di tutte le ricostruzioni fantasiose, quando non di fantasia, tipo quella che il tecnico ne avrebbe parlato con alcuni giocatori già prima della finale di Monaco. Marotta non aveva il Piano B perché credeva che Inzaghi avrebbe continuato a essere il Piano A.

Quando, ieri mattina, Chivu ha incontrato il Parma, che intendeva esercitare l'opzione e rinnovargli il contratto per la prossima stagione, ha preso tempo, non ha firmato, e nel frattempo l'Inter ha chiesto ai ducali il permesso formale per vederlo e fargli una proposta concreta, come poi avvenuto a tarda sera. Mancano solo annuncio e firma, ma mercoledì sarà Chivu a volare a Los Angeles con l'Inter al Mondiale per Club, primo avversario il Monterrey, nella notte italiana fra il 17 e il 18 giugno.

Contratto per due anni, disponibilità a lavorare con i giovani, obiettivo entrare fra le prime 4 in campionato e fare più strada possibile in Europa. Anche se arriva uno che di triplete se ne intende, difficilmente la parola tornerà d'attualità in casa nerazzurra. E non solo per scaramanzia.

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