Via col botto: Reggio Emilia stende Sassari

L'orchestra di Reggio Emilia suona il rock per la prima partita della finale scudetto, stravince 82-63, domina su tutti i fronti, rimbalzi, difesa, tiro, segue la bacchetta di Cinciarini, 10 assist, il furore di Kaukenas (13) il trentottenne carico di trionfi, ma anche con una forza speciale che lo rende unico, la nuova dimensione di Achille Polonara, 18 punti e 12 rimbalzi, l'eleganza del ritrovato Lavrinovic. Reggio è stata squadra, ha seguito lo spartito di Menetti, Sassari è scappata dalle mani di Sacchetti tornando a vecchi peccati in una serata senza mira, senza difesa, senza energia come se avesse lasciato tutto nel bandierone che l'ha avvolta quando ha eliminato la strafavorita Milano. Niente è definito, ma chi ben inizia...

Finale armoniosa per esordienti alla festa scudetto nella spelonca del vecchio palazzo di Reggio Emilia, 3500 come sardine, fra tifosi che, per fortuna, si vogliono persino bene. Sassari si toglie il saio che è servito per battere Milano, la Grissin Bon vive nel furore delle imprese impossibili.

Due spintoni di Reggio, con Kaukenas magister e Polonara airone delle meraviglie, spingono Sassari nella sofferenza: 23-18 in 10'. Il capolavoro della squadra di Menetti è però nel secondo quarto quando trova anche 8 punti e 3 rimbalzi dal Cervi, il pivottone di 2.14 che sembrava un giocatore perduto. Cinciarini e Kaukenas a disegnare triangoli che mandano nel pallone Sassari troppo morbida a rimbalzo (22-16 in 20') dove manca lo squalificato Lawal che radio campo dà già sulla strada di Barcellona. La frenesia sarda per recuperare subito apre un nuovo mondo a Reggio Emilia che a metà gara è avanti di venti: 52-32.

Caldo, tensione, asfissie tecniche. Terzo tempo da 12-14 per Sassari che dopo 30' è sempre con i piedi al freddo: 64-46 pagando percentuali di tiro orribili 13 su 32 da 2, 3 su 18 da 3, e debolezza a rimbalzo 36-26.

Sassari prova a rientrare nel copione, ma Reggio vince la prima e la storia dice che nelle finali scudetto questa è una chiave che apre il forziere tricolore. Vedremo nella rivincita di domani sera sempre nel fortino arzan .

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