Beppe Marotta due anni fa uscendo dal palazzo della lega calcio disse: «Per Higuain non c'è trattativa». Otto giorni dopo il Pipita sbarcava alla Juventus. Stessa scena ieri. Dopo il Consiglio di lega, l'ad bianconero è intercettato fuori dagli uffici di via Rosellini: «Cristiano Ronaldo? Suggestione». Solo i numeri smontano il paragone: per l'argentino del Napoli si trattava di un'operazione da 150 milioni di euro, per il portoghese del Real Madrid siamo a più del doppio. Comunque nel «marottese», è la fase intermedia, successiva all'impossibile, ma non siamo nemmeno ancora all'«ipotesi» che sarebbe l'anticamera della conclusione dell'operazione.
Dunque, una suggestione. Ma non è campata per aria. La Signora ci pensa e sarebbe pronta, se si dovessero realizzare una serie di intenzioni, a «sposare» l'uomo da un miliardo di euro. Prima fra tutte che la clausola miliardaria venga ridotta a un decimo, cioè si abbassi a cento milioni. Poi che il Real Madrid sia disposto a cedere l'uomo delle cinque Champions e che lo stesso CR7 sia convinto a lasciare i campioni d'Europa.
Se tutte queste condizioni fossero soddisfatte, la Juventus ci sarebbe. In Spagna e Portogallo i riscontri sono tutti positivi: la clausola è stata ritoccata al ribasso e si partirebbe da una richiesta merengues di centocinquanta milioni per chiudere a centoventi; il Real Madrid prende in considerazione la cessione; il giocatore vuole andare via. A questo punto la domanda sorge spontanea: ma come potrebbe fare il club bianconero a sostenere un'operazione da 350 milioni di euro?
Stiamo parlando di una società quotata in borsa e di un azionista di riferimento come la famiglia Agnelli. E soprattutto di un club che sta percorrendo con successo la strada dell'autosostenibilità. Come confermano i soli due aumenti di capitale negli ultimi dieci anni: nel 2008 e nel 2011.
Proprio l'affare Higuain ha dimostrato che a livello di acquisto di giocatori, cioè il solo costo del cartellino, la Juventus ha il potenziale per operazioni anche da cento milioni di euro. A onor del vero va ricordato che in quell'estate la Juventus cedette Paul Pogba al Manchester United per centonove milioni di euro. Ma rispetto ad allora ci sono i numeri dell'ultimo bilancio che ha sfondato quota cinquecento milioni di ricavi, 562 per la precisione, con un utile importante di 42,6 milioni. Anche se le previsioni degli esperti non sono così rosee per il prossimo. Ma il vero ostacolo è l'ingaggio di Cristiano Ronaldo: si parla di trenta milioni a stagione, circa sessanta lordi. Come riuscire a sopportare un simile peso sui conti? Servirebbe un mix di fattori così riassumibile: aumento di ricavi, sponsor, plusvalenze e cessione di un big.
Partendo dall'ultima, il principale indiziato è Higuain al Chelsea, che porterebbe nelle casse della società bianconera una settantina di milioni e quindi a quel punto gran parte dell'esborso del cartellino di CR7 sarebbe coperto. Risparmio sull'ingaggio dell'argentino e monte stipendi ulteriormente abbassato anche con gli addii di Buffon, Lichtsteiner e Asamoah. Poi c'è una pattuglia di giovani in uscita che farebbero realizzare importanti plusvalenze. Scontato l'aumento degli sponsor e un incremento notevole dei ricavi.
L'uomo al quale l'Allianz Stadium (l'aumento degli abbonamenti è già realtà) ha tributato una standing ovation, l'ultima volta, quella della rovesciata da cineteca. Era la Champions. L'ossessione bianconera val bene una suggestione. Ad alto coefficiente di difficoltà di realizzazione per le cifre che ballano. Ma sognare non costa nulla.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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