S tevan Jovetic ha detto che si sente pronto, farà tanti gol e tanti assist, l'intesa con Icardi è già ottima e migliorerà ancora, punta al terzo posto ma se le cose andranno come si deve non esclude sorprese. E non vede l'ora di cominciare a fare sul serio. Indosserà la dieci che ha lasciato Kovacic, con Mancini le cose vanno a gonfie vele e in fondo ha dettato una presentazione nella norma. Tranne un piccolo dettaglio: anche lui ha precisato che però occorrono dei rinforzi.
È stata un'estate di rinforzi.
Eppure Mancio ricorda tutti i santi giorni da un paio di mesi che ne servono altri ancora, perché ne voleva otto o nove e ne sono arrivati solo cinque compreso Murillo già prenotato. Kondogbia dà segnali come li dava Kovacic, Miranda è un veterano, Jovetic promette e tutti si augurano si sia liberato dalla sua fragilità. Poi ci sarebbe Montoya che non ha convinto. Pare sia già sul mercato, il Barcellona ha chiesto 2 mln per il prestito e ne vuole 7 per il riscatto obbligato, e forse non l'ha neppure voluto Mancini. Possibile.
L'Inter aveva sei esterni bassi: Jonathan e Campagnaro a fine contratto, nessuno dei due fenomeno ma sarebbero rimasti a fare panchina a ingaggio misero, come Dodò e Nagatomo che se qualcuno li vuole sono già in viaggio, poi Santon e D'Ambrosio, il primo ritirato dal mercato per furore popolare, l'altro senza veri acquirenti.
E Mancio sta giocando con Juan Jesus a sinistra. A volte dà l'idea di fare il possibile per farsi allontanare e solo l'immenso credito che ha ancora cancella questa impressione. Poi ne assale un altro. Possibile che nessuno gli dica: Mancio, adesso basta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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