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Conte torna in panchina. Tottenham nuova sfida

Biennale da 15 milioni a stagione e la promessa di una super campagna acquisti. Anche in serie A

Conte torna in panchina. Tottenham nuova sfida

Sono bastati appena 4 mesi lontano dalla panchina per convincere Antonio Conte a prendere al volo la London Calling di Fabio Paratici con la sfida di ricostruire il Tottenham. D'altronde per un guerriero che si nutre di sfide come il tecnico salentino i salotti televisivi di Sky in occasione delle gare di Champions League erano già diventati stretti. Un po' come mettere un leone in gabbia. E cosi - dopo il no della scorsa estate - l'ex tecnico dell'Inter ha accettato l'offerta degli Spurs. Merito del pressing asfissiante dell'amico Paratici, da tempo convinto che solo Conte potesse riportare in alto Kane e compagni. Silurato Espirito Santo nel giorno di... Ognissanti, la scelta dei londinesi è stata immediatamente quella di ingaggiare l'ex comandante nerazzurro che al terzo assalto ha ceduto e detto sì. Contratto biennale da 15 milioni a stagione con opzione per il terzo anno e soprattutto la promessa da parte del vulcanico patron Daniel Levy di una campagna acquisti importante con 3-4 innesti di livello già a gennaio. Ieri pomeriggio Conte è sbarcato a Londra per ultimare gli aspetti contrattuali e oggi dirigerà il primo allenamento.

Non c'è tempo da perdere per rifare grandi gli Spurs. Anche stavolta insieme a Paratici. I due si conoscono bene dal 2011 e dieci anni dopo proveranno a rifare la storia. Ancora fianco a fianco. Dalla Juventus reduce da due settimi posti consecutivi e portata a vincere 3 scudetti di fila (fu Conte ad aprire il ciclo stellare di trionfi bianconero) al Tottenham reduce anch'esso da un settimo posto e in caduta libera. Antonio ama le imprese e proverà a vincere l'ennesima sfida della sua carriera. La più difficile per chi vuole mantenere intatta l'etichetta di Serial Winner. Appellativo conquistato senza essere mai stato alla guida della squadra più da battere del torneo, bensì da underdog. E allora dopo essere stato vicino al Manchester United (il veto di Sir Alex Ferguson è stato fatale) Conte ha scelto di rimettersi in gioco da Londra. Un'altra volta. Dopo la Nazionale nel 2016 scelse il Chelsea reduce da un decimo posto: ora il Tottenham.

Sperando in qualche cadeau dal mercato di gennaio: occhi puntati su Frank Kessiè e Marcelo Brozovic, in scadenza con le milanesi. Per il primo si tratta di un ritorno di fiamma. Ad agosto, infatti, Paratici aveva incontrato l'agente del centrocampista Atangana mettendo sul piatto un quinquennale da 8 milioni netti a stagione. Tra l'altro Conte voleva Kessie all'Inter due anni fa. Il croato, invece, era un suo fedelissimo in nerazzurro, anche se Marotta e Ausilio restano fiduciosi per il rinnovo di Epic Brozo fino al 2025. Davanti sarà duello con la Juve per Vlahovic (Fiorentina). Insomma, le grandi manovre sono già iniziate. E il coach salentino (coi fedelissimi Stellini, Vanoli, Coratti più il fratello Gianluca) non vede l'ora di iniziare. D'altronde i 4 mesi a casa gli sono sembrati un'eternità, tanto da far rinnegare a Conte il mantra di non accettare squadre in corsa.

Un salto nel buio che Antonio spera di tramutare, anche stavolta, in una scelta vincente.

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