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Cori razzisti e stadi chiusi: i tifosi dell'Inter solidarizzano con quelli del Milan

La Curva Nord nerazzurra: "Auspichiamo che tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi"

Cori razzisti e stadi chiusi: i tifosi dell'Inter solidarizzano con quelli del Milan

Il pugno di ferro delle autorità sportive contro il razzismo negli stadi ha provocato un risultato insperato: i tifosi dell'Inter solidarizzano con quelli del Milan. "Ora basta! È davvero troppo - si legge in un comunicato firmato dalla Curva Nord (quella dell'Inter) -. Siamo al fianco della Curva del Milan! Auspichiamo che tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi". I tifosi dell’Inter si schierano a fianco di quelli del Milan contro le norme che puniscono la discriminazione territoriale. Il Milan, infatti, giocherà a porte chiuse contro l’Udinese dopo la sanzione comminata per i cori intonati da alcuni sostenitori rossoneri nel match di domenica sera contro la Juventus. "Stiamo con i napoletani - si legge ancora -. Sì, proprio loro contro i quali coltiviamo forse la nostra più acerrima inimicizia. Proprio loro che hanno dimostrato domenica, con lo striscione 'Napoli colera' esposto nella loro curva e con i cori contro Napoli e i napoletani da loro intonati per far capire, se ce ne fosse ancora bisogno, chi sono i veri buffoni di questa triste storia di discriminazione e razzismo. Siamo pronti e auspichiamo che tutte le curve facciano cori discriminanti per arrivare ad una domenica di totale chiusura degli stadi", prosegue la Curva nord. "Questa volta sono gli Ultras che vi ricordano la Costituzione della Repubblica Italiana".

E i tifosi menzionano l’articolo 2 della Carta ("La Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo, sia come singolo sia nelle formazioni sociali ove si svolge la sua personalità, e richiede l’adempimento dei doveri inderogabili di solidarietà politica, economica e sociale") e l’articolo 3 ("Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali").

Dopo una lunga serie di domande, preannunciano battaglia: "Ci riserviamo di proporre iniziative popolari coordinate con altri tifosi, ultras, con gli stessi tifosi dell’altra squadra della nostra città, con i nostri gemellati, con i nostri rivali storici e con chiunque comprenda lo sbalorditivo tentativo di imporre alle nostre menti un perbenismo alieno frutto dei pazzi psicotici che comandano il nostro calcio, il nostro paese".

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