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Coronavirus, l'atletica piange Donato Sabia: aveva 56 anni

Donato Sabia si è spento a Potenza all'età di 56 anni stroncato dal coronavirus. Nei giorni scorsi era deceduto anche il padre 80enne

Coronavirus, l'atletica piange Donato Sabia: aveva 56 anni

Il mondo dell'atletica piange uno dei suoi grandi protagonisti negli anni settanta-ottanta: Donato Sabia non ce l'ha fatta a vincere la sua battaglia contro il coronavirus e si è spento presso l'ospedale San Carlo di Potenza questa mattina. L'ex mezzofondista azzurro aveva 56 anni e nel corso della sua carriera agonistica aveva raggiunto per ben due volte la finale degli 800 metri ai giochi americani di Los Angeles e a quelli coreani di Seoul.

Sabia era ricoverato da giorni all'ospedale di Potenza ed era stato trasportato in terapia intensiva per l'aggravarsi delle sue condizioni di salute dopo aver contratto il coronavirus. Sono giorni durissimi per la famiglia dell'ex mezzofondista italiano dato che qualche giorno fa anche il padre 80enne era deceduto per aver contratto il covid-19 con Donato che aveva pianto la sua morte. L'ex velocista italiano, tra l'altro, è la vittima numero quindici nella regione Basilicata, fortunatamente una delle meno colpite d'Italia.

Donato vinse una medaglia d'oro agli Europei indoor, mentre nel corso della sua carriera il suo miglior piazzamento fu il quinto posto, negli 800 metri, ai giochi olimpici di Los Angeles nel 1984 a 27 anni. Sabia aveva anche ottenuto un primato importante: il record mondiale sui 500 metri con il tempo di 1'00''08 fatto stabilire a Busto Arsizio proprio nel 1984. Sabia, inoltre, vanta la terza migliore posizione italiana di tutti i tempi sugli 800 metri piani dietro al primatista italiano Marcello Fiasconaro e ad Andrea Longo. Il record dell'ex atleta azzurro è durato per quasi 30 anni, 28 anni e 255 giorni per l'esattezza, dato che il 5 febbraio del 2013 Orestes Rodriguez, a Cuba, ha fatto stabilire il nuovo tempo di 59"32.

La notizia della sua morte ha avuto un grande risalto anche sui social network con tanti appassionati di atletica e di sport che hanno voluto rendere omaggio ad un campione sfortunato che dopo aver vinto diverse gare in carriera si è dovuto arrendere tristemente al coronavirus.

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