Da ex nemico dichiarato a condottiero sul percorso vincente della Juve. E il suo percorso a tinte bianconere inizia oggi a Singapore alle 13.30 italiane nella prima gara dell'International Champions Cup: Maurizio Sarri sembra avere già le idee chiare su come giocherà la squadra del post Allegri. Chiarendo subito un concetto chiave: «A livello italiano partiamo da favoriti ma in Europa ci sono 10-11 club del livello della Juve».
Divertimento, mentalità e un'identità di gioco sono le ricette che l'ex allenatore di Napoli e Chelsea metterà nel piatto della sua nuova creatura. In più una difesa che non sarà mai a tre, risposta nemmeno tanto indiretta al rivale Conte, e un Cristiano Ronaldo con il vecchio ruolo da attaccante che parte sulla fascia. «Cristiano ha vinto tutto a livello individuale e collettivo iniziando leggermente defilato sulla sinistra nella fase offensiva. Il primo tentativo sarà metterlo lì, ma è talmente forte che può giocare ovunque, viste le sue qualità spostarlo di dieci metri non cambierebbe nulla», la considerazione di Sarri. Che nonostante la squadra abbia poco più di una settimana di lavoro nelle gambe e oggi sfidi il Tottenham finalista di Champions League, vorrà vedere in campo la giusta mentalità, ma soprattutto le prime tracce del suo lavoro, tipo alcuni concetti in fase difensiva e di costruzione di gioco. «Per 70 metri di campo deve esserci l'impostazione del tecnico e negli ultimi 30 l'interpretazione dei giocatori - così il 60enne tecnico della Juve -. Siamo indietro rispetto agli inglesi anche per conoscenza tattica, lavorano con Pochettino da 5 anni, e con le condizioni climatiche difficili non potremo assistere a una bella gara».
Sarri annuncia l'esordio di De Ligt, colui che è destinato a diventare il perno della difesa bianconera per i prossimi anni: «È appena arrivato, finora non si è ancora allenato, perciò giocherà solo uno spezzone di partita». Dal giovane fenomeno olandese al pupillo Higuain, che per ora ha scelto la maglia numero 21, ma che ha le valigie in mano: «Io lavoro con i giocatori che la società mi mette a disposizione e Gonzalo al momento lo è, quindi lo considero al 100 per cento nei miei programmi. Se poi la società prenderà altre decisioni, mi adeguerò».
Si adeguerebbe anche a un ritorno in bianconero di Pogba: «Il giocatore mi piace molto, ma è del Manchester United e non facendo il direttore sportivo non conosco la sua situazione...». Almeno nelle parole, la sua avventura juventina è già iniziata con il piede giusto.
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