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Covid, tutti in corsa. Tranne il patron

Ciclisti negativi al Tour de France, ma il numero uno dell'ente organizzatore, Christian Prudhomme, va a casa. Dopo le cadute, Bennett in volata

Covid, tutti in corsa. Tranne il patron

È come se a scuola rimandassero a casa il preside. Al Tour de France è successo in pratica questo: nella giornata attesa e temuta più di Pirenei, Massiccio centrale o Alpi, c'era da superare lo scoglio dei tamponi. Al Tour la regola è chiara: chi viene trovato positivo se ne torna a casa e va in quarantena, anche se sulle spalle ha la maglia gialla.

Bene, tutti i corridori superano brillantemente l'esame, e ieri mattina si sono rimessi in sella per riprendere la corsa verso Parigi. Stoppati invece quattro membri dello staff di altrettante squadre (Ineos-Grenadier, Mitchelton-Scott, Cofidis e AG2R-La Mondiale), oltre al numero uno dell'Aso, l'ente organizzatore e proprietario del Tour de France, Christian Prudhomme, il quale ha dovuto fare la sua valigina e riprendere la via di casa. Il direttore del Tour de France è risultato positivo al coronavirus ed è stato costretto ad abbandonare la corsa per una settimana (in Francia la quarantena è di sette giorni, ndr) e lasciare il posto al suo braccio destro François Lemarchand, che lo sostituirà fino a lunedì prossimo. Insomma, Lemarchand farà una settimana in giallo mentre Prudhomme in bianco.

Passando alla cronaca, ieri sulle strade del Tour è successo poco anche se sono in tanti ad aver rischiato l'osso del collo. Sulla carta la tappa è di quelle da considerare semplice e priva di difficoltà, ma anche in questa circostanza è il vento a farla da padrone. Fra le due isole d'Oleron e del Re, i corridori se le danno di santa ragione, fra ventagli e cadute. In tanti si trovano a passare la giornata tra capitomboli e inseguimenti, compresi uomini di classifica come Martin e Pogacar e il nostro Caruso.

Alla fine, dopo tanto vento, spazio agli uomini-jet che spiccano il volo. La volata premia Sam Bennett, che a 29 anni entra nel club di chi si è imposto almeno una volta in tutti e tre i Grandi Giri. L'irlandese non si fa sfuggire l'occasione della vita e precede di mezza ruota Ewan e il redivivo Sagan. Buono il quarto posto di un Elia Viviani più che pimpante dopo la sosta: potrebbe esser la prova generale per oggi, in un altro finale ad alta velocità.

Tante cadute, dicevamo. Una sicuramente brutta per l'ex campione d'Italia Davide Formolo, compagno di squadra di Taddeo Pogacar, che finisce a terra e taglia il traguardo in ultima posizione a 15 minuti dal vincitore: per il corridore veronese frattura della clavicola e addio al tour.

Arrivo 10ª tappa Ile d'Oleron-Ile de Re 1) Bennett (Irl, Deceunink) km 168,5 in 3h 35' 22'' (media 46,9), 2) Ewan (Aus) st, 3) Sagan (Slk), 4) Viviani, 5) Pedersen (Dan), 6) Greipel (Ger), 12) Trentin, 32) Roglic (Slo), 109) Pinot (Fra) a 5'25'', 160) Alaphilippe (Fra) a 10'52'', 164 e ultimo) Formolo a 14'34''.

Classifica 1) Primoz Roglic (Slo, Jumbo) in 42h 15'23'', 2) Bernal (Col) a 21'', 3) Martin (Fra) a 28'', 4) Bardet (Fra) a 30'', 5) Quintana (Col) a 32'', 6) Uran (Col) st, 7) Pogacar (Slo) a 44'', 8) A.

Yates (Gbr) a 1'02'', 16) Caruso a 3'42''.

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