Calcio

De Bruyne, la punta dell'iceberg di Pep

Guardiola si affida a lui per spezzare la linea di difesa avversaria

De Bruyne, la punta dell'iceberg di Pep

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Hanno chiesto a Guardiola per quale motivo non gioca Foden e lui, lapidario: Perché sulla sinistra gioca Grealish.

Ora, questo non significa necessariamente che si riferisse alla finale ma stiamo parlando dell'eccellenza del City, gli uomini che girano in mezzo. Nella realtà sono otto, esclusi Ederson, Ruben Dias e Haaland, tutta gente che invade il campo dalla loro trequarti in su, in continuo movimento, zero riferimenti, passaggi in genere sui piedi a guadagnare campo con poche conclusioni da lontano. Foden per Guardiola è un calciatore capace di un dribbling ampio e quasi sempre vincente ma emozionante, nel senso che non garantisce il tipo di gioco che vuole, anzi lo rallenta. Foden in una prima versione giocava centrale, forse l'unico fantasista della squadra, quindi imprevedibile in un centrocampo con Bernardo Silva dove non te lo aspetti, Gundogan che batte il tempo e conclude con destrezza e l'inarrivabile De Bruyne. Kevin nella riga di mezzo del City è la punta dell'iceberg, possesso palla fuori dal mondo, tagli in verticale che spezzano la linea difensiva avversaria, immarcabile da un solo uomo che salta regolarmente, visione di gioco e tempi da fuoriclasse. Il suo stile privo di regole fa da contrappasso alla sua abilità nella ricerca della perfezione, in tutto, principalmente nella gestione della sua carriera. Quando è arrivato il momento di firmare il prolungamento del contratto le trattative sono state lunghe in quanto De Bruyne sapeva di essere un elemento decisivo per la squadra. Una consapevolezza frutto di analisi tecniche e statistiche raggiunte da un team di esperti della The Athtletic. De Bruyne ha deciso di affidarsi a loro per capire se era una mossa giusta prolungare con il City e chiedere un aumento dell'ingaggio. Attraverso un data analyst quelli di The Athletic hanno studiato le sue caratteristiche e il suo impatto sulla squadra, soprattutto se il City fosse in grado di competere per la conquista della Champion League.

I risultati hanno convinto De Bruyne: firma del rinnovo fino al 2025.

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