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De Laurentiis: "Credo nel Napoli"

Tanti i temi affrontati da Aurelio De Laurentiis nella lunga intervista rilasciata al termine del pranzo istituzionale con i dirigenti della Stella Rossa

De Laurentiis: "Credo nel Napoli"

Aurelio De Laurentiis si è reso protagonista di una lunga intervista rilasciata ai giornalisti al termine del pranzo istituzionale a 'Palazzo Petrucci' con i dirigenti della Stella Rossa. Tanti i temi affrontati, tra cui i cori anti-Napoli, il VAR, il pareggio col Chievo, la situazione di Milik e gli obiettivi della stagione.

De Laurentiis a tutto tondo

In conferenza stampa abbiamo assistito a dure parole da parte di Ancelotti, che si è espresso in maniera diretta. Il patron azzurro ha così commentato: "Lui ha dalla sua la grande esperienza. È sbagliato non pensare di essere all'altezza di affrontare la Champions: questa è una squadra forte e avviamoci a vedere una bella partita. Io osservo Ancelotti da tempo, lo osservo e lo studio da cinque anni. Poi è una persona talmente al di sopra delle parti che capisci che non c'è più da studiare". Anche ieri abbiamo avuto l'ennesima dimostrazione che il VAR in Champions sarebbe di estrema importanza: "Non si deve pensar male, ma a volte dei dubbi ti vengono. Il VAR sia una grande occasione per dare dignità al calcio, agli arbitri, alle società e agli allenatori. Non si può ignorare, né limitare. I regolamenti che ci sono oggi hanno delle falle e bisogna sedersi con serenità attorno a un tavolo per sistemare ciò che non funziona". Immancabile un'analisi sull'attuale situazione relativa ai cori anti-Napoli provenienti da alcune tifoserie: "Con due-tre esempi vedrete che i cori razzisti o di discriminazione territoriale non ci saranno più. Serve il modello inglese, e adesso lì sono tutti carini, seduti e pettinati. Il problema è chi gestisce, bisogna avere il coraggio di prendere delle decisioni e non restare sempre inermi". Ancora ambigue le prestazioni di Milik: "Milik è lucidissimo e non è criticabile, ha solo bisogno di ritrovare una collocazione corretta. Per il momento non c'è stata questa occasione, ma quando giocherà dimostrerà di essere quel campione che tutti noi abbiamo conosciuto". Il divario creatosi con la Juve è sempre più ampio, potrebbe esserci dunque il rischio che la qualificazione in Champions diventi l'obiettivo principale per i partenopei: "Non è un rischio. Noi dobbiamo andare avanti in tutte le competizioni, sempre, comunque e ovunque. Poi ci può essere la partita fortunata, quella sfortunata e quella in cui giochi da Dio".

Infine una dichiarazione sul Napoli in Champions: "Io credo nel Napoli, in Ancelotti e nei nostri giocatori".

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