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Dea, ora meritati i complimenti di Pep

Atalanta alla prova City. Guardiola: «È uno spettacolo vederla giocare»

Dea, ora meritati i complimenti di Pep

È arrivato il momento di stupire? La Champions dell'Atalanta, partita tra grandi speranze e professioni di ottimismo, è ormai a un bivio. Questa sera all'Etihad di Manchester, tana del City, la squadra bergamasca ha un solo modo per evitare di chiudere anzitempo l'avventura nel grande calcio: stupire l'Europa. In fondo, la squadra di Gasp ci ha abituato alle grandi imprese, ai colpi di teatro, e andare a fare risultato a casa Guardiola potrebbe essere il vero colpo di scena di questa stagione. Anche se la clamorosa rimonta subita a Roma, l'infortunio di Zapata e una difesa che perde i pezzi (in Inghilterra mancheranno anche Kjaer e Palomino), oltre alle due pesanti sconfitte delle prime uscite in Champions, mettono i bergamaschi con le spalle al muro. Con tanto di scorie polemiche del dopo Lazio e del caso rigori-Immobile, con Gasperini che attacca: «Non ho offeso nessuno, il loro comunicato è demenziale».

A sollevare un po' i toni della vigilia ci ha pensato il padrone di casa, Pep Guardiola, che ha voluto omaggiare Gasperini e l'Atalanta, il gioco spettacolare, la voglia di attaccare sempre che raramente si vede in giro per il mondo del calcio. Complimenti che a Bergamo forse non si sarebbero aspettati da un ex bresciano, ma probabilmente non si tratta solo di un atto di cortesia, perché l'Atalanta ricalca sicuramente le linee del calcio del tecnico catalano. Correre, attaccare, stupire, salvo poi soffrire di qualche amnesia come quando si sono spente le luci a Zagabria, nel secondo tempo con la Lazio, e con lo Shakhtar. Ma d'altra parte anche dal City stiamo ancora aspettando l'impresa europea.

Pep l'ha detto chiaramente: «L'Atalanta? È una gioia vederla giocare». Sperando che non abbia voluto sottintendere una provocazione, perché questa sera a Manchester può stupire, ma rischia anche grosso: visti i precedenti con croati e ucraini, adesso si alza decisamente l'asticella... Ma il bello di questa avventura in Champions è proprio la sua unicità, anche se per mancanza di concorrenza i bergamaschi potrebbero ritrovarsi a fine stagione di nuovo tra le prime quattro in serie A. Intanto c'è la prima assoluta su un grande palcoscenico europeo e la gente di Bergamo era già pronta a calare su Manchester come ha fatto su San Siro. Stavano per partire in quattromila, peccato che lo stadio del City può destinare agli ospiti solo 2.700 biglietti. Ci sarà anche chi sarà costretto a stare fuori.

Ma la Champions val bene una gita.

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