Prendi due, paghi uno. Musica per le orecchie di uno come De Laurentiis, presidente da sempre molto attento ai bilanci. A ben vedere, se le cose funzionassero, il numero uno del Napoli potrebbe in effetti trovare nella storia di Diego Demme la sceneggiatura giusta per farci in film. L'ultimo acquisto del Napoli, centrocampista di qualità e quantità proveniente dal Lipsia, deve infatti il proprio nome di battesimo alla passione per Maradona che papà Enzo (calabrese di nascita) non ha mai nascosto. Non basta però l'amore per il Pibe de Oro per rendere affascinante l'eventuale trama del film, né può essere vincente l'ammirazione che lo stesso Demme ha più volte confessato per Rino Gattuso in versione calciatore che non molla mai.
La particolarità dell'ormai ex centrocampista del Lipsia, arrivato ieri a Napoli per effettuare le visite mediche, è infatti quella di poter essere utilizzato in duplice veste. Sul campo certamente, ma anche alla console: la sua abilità con Fifa 20 è infatti riconosciuta anche ai massimi livelli. Al punto che lo scorso ottobre il Lipsia lo aveva annunciato tra i componenti della formazione che avrebbe poi rappresentato il club nella e-Bundesliga, torneo virtuale che mette a confronto le migliori undici squadre tedesche. Insieme a lui, anche i pro player Cihan Yasarlar e Alex Czaplok, più un tifoso (Alexander Breuer) che ha vinto un contest. Proprio Yasarlar, tre volte campione tedesco di Fifa, ha spiegato che «spesso i giocatori della squadra reale ci sfidano per verificare la loro bravura. Le partite contro Diego sono sempre tirate, è bravo sul campo come con il joypad. Quando siamo insieme al centro sportivo, cerchiamo sempre di sfidarci».
D'ora in avanti, il buon Yasarlar dovrà però trovarsi un altro compagno di squadra con cui battagliare alla console. Oppure accontentarsi di avere Demme come avversario on line: allenarsi contro uno bravo, del resto, serve sempre.
Quanto a Demme, per il cui cartellino il Napoli ha sborsato una dozzina di milioni, corona il sogno di arrivare in Italia. Dove però, al momento, dovrà limitarsi a giocare al calcio vero: il Napoli infatti non risulta - a differenza per esempio di Roma, Genoa, Samp, Torino e Juventus tra le società con una propria e-squadra. Magari l'arrivo di Demme spingerà De Laurentiis a considerare l'opportunità di esplorare un nuovo mondo: le potenzialità non mancano, il mercato è in espansione, i giovani ne sono affascinati.
E poi, con il figlio di Enzo già a libro paga, il ruolo di attore protagonista nel film di cui sopra sarebbe già assegnato. Certo però che, per rendere il tutto più appetibile e poi vendibile, sarebbe necessario alzare al cielo un vero trofeo sul terreno di gioco: palla quindi a Gattuso e ai suoi ragazzi.
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