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Donati attacca: "Schwazer è troppo forte ed è stato fatto fuori"

Alex Schwazer non participerà ai giochi Olimpici di Rio de Janeiro per doping. Il suo allenatore, Donati, l'ha difeso mostrandosi amareggiato e deluso

Donati attacca: "Schwazer è troppo forte ed è stato fatto fuori"

Il caso Alex Schwazer infiamma il suo allenatore Sandro Donati, che da anni è impegnato in una grande battaglia in favore dello sport pulito e contro il doping. Il tecnico del marciatore nato a Vipiteno ha anche parlato del doping di Stato russo relativo ai giochi invernale di Sochi del 2014. Ecco le sue parole a Radio24: "I russi hanno delle colpe manifeste, innegabili, ma è altrettanto evidente che adesso sono lo strumento attraverso il quale il sistema sportivo internazionale mostra la sua irreprensibilità, la sua presunta voglia di pulizia. Purtroppo tutta questa del Cio è una storia molto brutta di commistione con il doping. Schwazer ha dato una collaborazione all'agenzia russa, ai magistrati, e alle autorità sportive italiane indicando tutto quello che sapeva ed è stato minimizzato e sbeffeggiato perché ormai era un bersaglio da spazzare via perché troppo forte".

Donati è poi entrato nel dettaglio ed ha parlato di Schwazer, mostrando tutta la sua rabbia e indignazione: "Alex è un'atleta fortissimo che viene spazzato via, ma io lo dimostrerò. Io sono riuscito a portarlo solo con delle metodologie di allenamento ad un livello altissimo e questo sconfessa tutto: allenatori clientelari e furbastri. E questo crea una situazione che scombussola tutti i piani, perché il dopato serve da strumento a dimostrare come le istituzioni sportive siano irreprensibili. In questo caso hanno preso uno che aveva un precedente e che poteva essere spazzato via con grande facilità. Tutto il controllo antidoping fatto su di lui è inquietante: i punti oscuri sono un'enormità. Gli stessi organismi italiani che hanno scritto al Tas, anche se con molta diplomazia, hanno indicato che i diritti alla difesa di Schwazer sono stati messi sotto le scarpe. Questo è un atleta fortissimo che viene ucciso, viene spazzato via, ma io lo dimostrerò. Passerà il tempo, ma mi dovranno sparare in bocca per impedirmelo.

Ci sono tantissimi aspetti inquietanti che io ho riferito ai magistrati e alla commissione antimafia".

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