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E adesso Ronaldo fa anche il mercato

De Ligt «ingaggiato» da CR7 in finale di Nations league. La Juve pronta ad accontentarlo

E adesso Ronaldo fa anche il mercato

La chiamata del più forte. Se Matthijs de Ligt dovesse scegliere la Juventus, c'è una spiegazione su tutte. Più che altro un siparietto. L'ambientazione è la finale di Nations League, il Portogallo ha appena battuto l'Olanda, va in scena il terzo tempo. Le telecamere indugiano su due giocatori: Cristiano Ronaldo e De Ligt. Il portoghese dice qualcosa al capitano dell'Ajax, che rimane sorpreso, l'espressione della faccia è tutta un programma. Il labiale non è intercettabile, ma ci pensa il giovane difensore a rivelarlo: «Ronaldo mi ha chiesto di venire alla Juventus». Parole che destabilizzano il centrale dei tulipani che infatti ammette: «Ero un pochino scioccato dalla sua richiesta. All'inizio non ho capito quello che mi aveva detto».

Ecco cosa significa avere in squadra il più forte. Fa la differenza in campo, ma anche fuori perché alla sua chiamata nessuno può rimanere indifferente. Il carisma di CR7 è magnetico, in questo anche Leo Messi deve essere considerato inferiore. Infatti De Ligt disse: «Adesso andrò in vacanza, penserò con attenzione a cosa è meglio per me e deciderò». Quindici giorni dopo quel 9 giugno la scelta potrebbe essere caduta sulla Juventus, che garantisce minuti importanti con un Chiellini che sente il peso degli anni ed è mancato sul più bello nell'ultima stagione.

E questo affare non è una storia di procuratori, dirigenti e intermediari. Anche se di mezzo c'è Mino Raiola. Questa è prima di tutto una giocata di Cristiano Ronaldo, pari a una rovesciata.

Vieni a giocare alla Juventus, la chiamata a cui non si può dire di no anche se la concorrenza di Barcellona, Psg e Bayern è pesante. Certo poi è sempre una questione di soldi. Settanta milioni all'Ajax, un ingaggio da dodici milioni di euro all'anno più bonus, per un ragazzo che avrà vent'anni solamente il prossimo 12 agosto. Ma la Signora è da due anni che lo cerca, invano. Sembrava a un passo già l'anno scorso dopo un'amichevole a Torino tra Italia e Olanda. Con il senno di poi, la Juventus deve fare mea culpa. Infatti De Ligt l'ha fatta piangere in Champions segnando di testa il gol qualificazione all'Allianz Stadium. Ronaldo, che l'aveva bruciato in Olanda, ha toccato con mano le qualità del ragazzo. L'olandese poteva giocarla con l'altra maglia, poteva essere un'altra storia. Adesso è l'inizio di un'altra storia. Perché in quella notte Cristiano Ronaldo ha anche mandato un messaggio: «Ce la siamo fatta sotto». Un gesto che è stata anche una sentenza per Massimiliano Allegri.

De Ligt è il presente e il futuro. Anche se l'inserimento di una clausola rescissoria da 150 milioni di euro, non lo blinda. Un inedito per la Juventus. A Marotta non piaceva. Ma questa è anche la prima volta di Fabio Paratici e Pavel Nedved soli al comando. Soprattutto è il primo mercato con Cristiano Ronaldo. E potrebbe non essere finita qui. Con Raiola la Juve potrebbe aver riparlato di Paul Pogba, anche se l'operazione diventa complessa, ma finanziabile con le cessioni: se Cancelo copre de Ligt, parte del tesoretto per il francese lo garantirebbero i giocatori in uscita: Khedira, Matuidi, Cuadrado, Mandzukic, solo per fare qualche nome. Una mano la daranno anche gli abbonamenti, aumentati del dieci per cento dopo il maxi aumento dello scorso anno. Effetto Ronaldo anche questo. Avere CR7 in squadra costa, ma attira campioni, che vogliono giocare con il più forte. E se non bastasse, basta dire al marziano di fare una chiamata.

La chiamata del più forte.

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