Quello che avrebbe voluto urlare dopo il deludente pareggio con il Chievo, Ancelotti lo sussurra alla vigilia della sfida più importante della stagione: «Se non passiamo il turno di Champions, siamo dei coglioni». Ripetendo il concetto a beneficio di chi manifesta stupore: «Sì, ho detto coglioni». Perché effettivamente l'occasione piovuta dal cielo è enorme: se il Napoli stasera porta a casa i tre punti e il Psg non vince contro il Liverpool, la società di De Laurentiis si troverebbe catapultata nell'Olimpo degli ottavi di finale in poi, altre decine di milioni che si aggiungerebbero ai quasi 40 già al sicuro per aver partecipato alla fase a gironi.
Vincere al San Paolo dunque e sperare almeno in un pareggio da Parigi. «Non ci faremo condizionare dall'altra sfida: questo raggruppamento è molto equilibrato e rischia di decidersi all'ultimo turno. Oggi è importante, non decisiva». Ancelotti lo ha detto ai propri calciatori, guardandoli negli occhi dopo la figuraccia di domenica. Non c'è stato tempo di lavorare sugli errori commessi, meglio aumentare il carico di responsabilità e far salire il livello di tensione: c'è solo l'obiettivo dei tre punti nella testa, spazzato via pure il concetto che la Stella Rossa sia una vittima sacrificale.
«Dopo il successo sul Liverpool, i serbi sono rientrati in gioco. La Stella Rossa è stata sottovalutata, così come eccessive sono state le critiche che ci sono piovute addosso dopo il pareggio di Belgrado. Loro hanno cambiato impostazione tattica e qualche elemento nelle ultime settimane, credo che si concentreranno in difesa per non prendere gol e sperare poi in qualche ripartenza. Immagino che la metà campo avversaria sarà molto affollata, rispetto alla sfida con il Chievo bisogna essere più veloci e abili nel trovare le giuste soluzioni».
Dato per spacciato al momento del sorteggio, il Napoli ha capitalizzato la vittoria sul Liverpool e i due pareggi contro il Psg: è in testa al gruppo e vincendo ci resterebbe, ecco perché la chance richiamerà il pubblico delle serate migliori. Attesi al San Paolo circa 55mila spettatori, record stagionale di presenze, oltre duemila arriveranno dalla Serbia, le forze dell'ordine si sentono però tranquille perché c'è gemellaggio con la tifoseria serba, tra le più calde e pericolose in Europa.
Formazione con due dubbi, uno in difesa e l'altro in attacco: su Maksimovic la riserva verrà sciolta soltanto all'ultimo, in attacco invece dovrebbe essere Mertens a far coppia con Insigne.
Si ricompone il centrocampo titolare con i rientri di Allan, Hamsik e Fabian Ruiz. Avverte Carletto: «Non è una questione di uomini ma di spirito, l'intensità potrebbe fare la differenza. E io la voglio vedere subito, sarebbe da folli entrare in campo come domenica scorsa». Sarebbe da coglioni.
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