Comunque vadano le cose Antonio Conte resta un dead coach walking. Sempre che l'appellativo di allenatore condannato a morte sportiva, of course, l'esonero, possa essere attribuito a un coach con un contratto in essere da nove milioni a stagione e inseguito da tutti. Già perché se è vero che Conte sta camminando in equilibrio precario sul filo che lo tiene legato al Chelsea è altrettanto vero che in ogni caso il buon Antonio cadrà in piedi. Su un sofficissimo pavimento.
Gli scenari possibili per il suo futuro sono tanti, tantissimi, sull'asse Londra-Italia. Non è un mistero infatti che in caso di addio al Chelsea l'ex ct potrebbe diventare anche il nuovo ct e riprendere quel cammino interrotto con un Europeo da protagonista pur con una squadra non eccezionale. Conte è ai primi posti della lista dei desideri stilata pubblicamente dal sub commissario Figc Costacurta che prima ha detto, «il problema è che molti sono sotto contratto», poi che «Conte si è chiamato fuori» quando lui stesso ha detto che «Costacurta forse ha dimenticato che ho ancora diciotto mesi di contratto al Chelsea e la mia intenzione è di rispettarlo. Non penso onestamente di incontrarlo per parlare della Nazionale». Ecco che un Conte esonerato e libero da vincoli balzerebbe subito in pole position per quanto di buono ha già fa.
Ipotesi, chiaro, nessuna certezza. Ma certo non fantascienza calcistica. Come tutte le altre che riguardano l'attuale manager dei blues. Perché se l'addio al Chelsea non arrivasse in tempi brevi ma magari alla fine della stagione (visto che un Conte a Londra anche nel prossimo campionato ha quotazioni altissime dei bookmakers) si aprirebbe un domino con conseguenze imprevedibili. Un Antonio Conte libero e sul mercato farebbe gola a tanti, soprattutto in Italia. Non è un mistero che sia stato corteggiato dalle big già in passato. Detto della nazionale, Conte potrebbe interessare soprattutto alle milanesi di proprietà cinese. Dopo una stagione, questa, in cui gli obiettivi si sono pian piano ridimensionati, sia Inter che Milan potrebbero voler puntare su Conte per rilanciarsi. In casa nerazzurra Spalletti sembra sull'orlo di una crisi di nervi, stufo delle promesse non mantenute dalla società sul mercato e con una squadra di cui ha perso il pieno controllo e ieri ha confermato la «depressione» dell'ambiente Inter. Sull'altra sponda del Naviglio Gattuso sta facendo bene ma si porta dietro la scomoda etichetta di traghettatore che potrebbe condizionare un suo eventuale rinnovo. In corsa anche la Roma a stelle e strisce, dopo che l'amore iniziale con Di Francesco sembra andando via via esaurendosi con il diminuire dei risultati. C'è poi un'ipotesi suggestiva quanto complessa: un ritorno di Conte alla Juventus.
A Torino è stato prodigioso anche se i rapporti con gli Agnelli non sono più buoni. Ma mai dire mai.Comunque vada Antonio non perde il sonno. Tra ricco contratto in essere, richieste, ipotesi e suggestioni sull'asse Londra-Italia in pochi possono dormire sereni come lui.
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