U n anno di Cristiano Ronaldo alla Juventus. Un anno senza Cristiano Ronaldo al Real Madrid. Provate a fare un giro, nei peggiori bar d'Italia e di Spagna, e capirete quale sia la differenza. Dunque Ronaldo in bianconero è roba vera, un campione assoluto reduce da una stagione non strepitosa nel numero dei gol, come era uso fare con la camiseta blanca, ma di grande rilievo tecnico e caratteriale. Il portoghese ha aggiunto censo a un gruppo che già godeva di credito nazionale ed europeo. Critici e contestatori sostengono che il suo apporto, relativo all'ingaggio da emiro, sia stato inferiore a ogni aspettativa, rimarcato dall'eliminazione in Champions league, l'unico, grande obiettivo da centrare per il club. Andiamo con i numeri, che nel caso in questione non sono affatto aridi: 43 presenze complessive 28 gol, la stagione precedente le presenze erano state uguali al numero di reti realizzate 44, soprattutto cresciute in Champions. Nella Liga aveva segnato 26 gol in 27 presenze, in serie A, 21 in 31. Va da sè che Cristiano non ha potuto ribadire il proprio curriculum di goleador anche per la deficienza di una squadra che, tra le grandi d'Europa, è quella che è andata meno in gol (70 reti) tanto che alle spalle del campione nessuno è andato in doppia cifra, Mandzukic si è fermato a 9, Dybala a 5, Douglas Costa a 1, Kean ha contribuito con 6 gol. Nonostante l'astenia della Juventus, Cristiano è stato il migliore, forse soffocando la libertà di espressione di altri(qui si dovrebbe porre la questione ad Allegri). Di certo è stato un anno di raccolta se si pensa che il prossimo arrivo di De Ligt potrebbe essere stato favorito da un breve colloquio tra lo stesso Cristiano e l'olandese, al termine di Portogallo-Olanda di Nations League. Stavolta non è stato necessario l'intervento di Andrea Agnelli. Un anno fa, il presidente, viaggiò verso un'isola greca a bordo di un volo private per stringere l'ultimo patto con Cristiano Ronaldo.
Nei giorni scorsi ha scelto, con intelligenza, un low cost per raggiungere la propria moglie a Ibiza e poi trasferirsi in Turchia. Una cosa gli affari di famiglia, un'altra quelli del club. Oggi la Juventus si raduna. Lo scoop? Maurizio Sarri tornerà a indossare la tuta.
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