Ecco il calcio made in Amazon. Premier ancora più ricca

Il colosso compra 20 partite per 100 milioni, schizzano i ricavi per i club. E noi stiamo a guardare

Ecco il calcio made in Amazon. Premier ancora più ricca

Impossibile immaginare un debutto più invitante. L'altra sera il ritorno di José Mourinho all'Old Trafford. Tra tre settimane il Boxing Day, il tradizionale turno di Premier League di Santo Stefano. In totale, 20 partite di campionato inglese. Le prime trasmesse in Inghilterra (solo) via streaming. Da Amazon che ne ha acquistato - per una cifra di oltre 100 milioni di euro - i diritti in esclusiva. Contratto di tre anni per il terzo operatore, dopo Sky Sports e BT Sport, del calcio inglese. Che - una volta di più - si dimostra all'avanguardia nelle strategie commerciali e di marketing. Capace - attraverso pacchetti di partite, studiati per le diverse esigenze e potenzialità - di attrarre ora anche i giganti del web.

Quello acquistato da Amazon se lo erano infatti contesi altri colossi come Netflix, Google, Facebook e Apple. A conferma dell'interesse globale per il calcio di Sua Maestà, che nel prossimo triennio incasserà circa 5,31 miliardi di euro solo dal mercato nazionale. Una cifra ancor più strabiliante se si considera che nel Regno Unito vengono trasmesse solo 3, al massimo 4, partite ogni turno. Non tutte 10. In totale sono 148 gare nell'intera stagione, che garantiscono ai 20 club della massima divisione poco meno di 1,8 miliardi all'anno. Un tesoro destinato a crescere ancor più, quando la tecnologia (5G, fibra ottica) assicurerà una maggiore affidabilità e velocità. Perché quello di Amazon, più che un ingresso ufficiale negli stadi del calcio, è la prova generale, in vista della ridiscussione dei diritti nel 2022. Nel frattempo la piattaforma di Seattle non ha badato a spese, ingaggiando ex campioni come Owen ed Henry, e predisponendo canali dedicati con tanto di statistiche e dati aggiornati in tempo reale. Uno sforzo economico destinato però a scontrarsi con gli attuali limiti della connettività: le immagini arrivano sugli schermi (tv, computer, smartphone) con una media di 45 secondi di ritardo. Ma la Premier non è la prima sfida sportiva di Amazon, che nel 2018 aveva acquistato i diritti degli Us Open. Un esperimento - nei feedback degli abbonati di allora - deludente. Dopo il tennis, tocca al calcio.

Conseguenza quasi inevitabile, perché la Premier riesce a coniugare al meglio la passione dei tifosi con il profitto. Certo, non sono mancate le proteste di qualche gruppo organizzato per il cambio dell'ora d'inizio di certe partite (alcune sono cominciate alle 20.

15, orario insolito). Ma nulla in confronto alle incertezze che continuano ad avvolgere il calcio italiano. Con la Lega di Serie A commissariata e i diritti tv che devono fare i conti con la fuga di abbonati (a causa anche della pirateria).

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