Brasile 2014

Ecuador: via Rueda, fatale il mancato raggiungimento degli ottavi di finale in Brasile

L'Ecuador non rinnova il contratto al commissario tecnico Reinaldo Rueda. Fatale la prematura eliminazione della compagine sudamericana al primo turno dei mondiali brasiliani. Al posto di Rueda nominato ad interim Sixto Vizuete, attualmente alla guida della formazione Under 20

Reinaldo Rueda
Reinaldo Rueda

I mondiali brasiliani di calcio hanno riservato ai tifosi grandissime sorprese, con prestazioni sorprendentemente buone di alcune squadre ed eliminazioni premature altrettanto clamorose.

Se i tecnici delle squadre sorpresa della rassegna iridata hanno ricevuto applausi e, non di rado, adeguamenti contrattuali o ingaggi da parte di club prestigiosi, chi era alla guida delle selezioni che hanno deluso ha dovuto fare i conti con pesanti critiche o con il mancato rinnovo del contratto.

Una delle vittime della rassegna iridata è Reinaldo Rueda, il cinquantasettenne tecnico colombiano che guidava la formazione andina da quasi quattro anni.

Il presidente della federcalcio dell'Ecuador ha infatti annunciato pubblicamente che il contratto di Rueda non verrà rinnovato.

La selezione sudamericana verrà affidata, ad interim a Sixto Vizuete, tecnico della formazione Under 20 dell'Ecuador.

Il presidente Luis Chiriboga ha confermato che Vizuete guiderà la nazionale maggiore dell'Ecuador almeno sino al mese di gennaio 2015. In seguito, la federcalcio dell'Ecuador si riserva la possibilità di confermarlo alla guida della nazionale maggiore o di scegliere un nuovo tecnico.

Reinaldo Rueda paga l'eliminazione dell'Ecuador al primo turno dei campionati mondiali di calcio brasiliani. Gli andini erano inseriti in uno dei gironi sulla carta più abbordabili della rassegna iridata assieme a Francia, Svizzera e Honduras.

A qualificarsi furono Francia e Svizzera, con l'Ecuador costretto ad abbandonare prematuramente la rassegna iridata nonostante le ottime prestazioni del centravanti Valencia.

Rueda si trova ora disoccupato. Nella sua carriera il risultato più rilevante è stato quello di aver qualificato l'Honduras ai mondiali di Sudafrica 2010, guidando la formazione centroamericana alla rassegna iridata.

L'impresa gli ha fruttato, oltre a notevoli premi e riconoscimenti, anche la cittadinanza dell'Honduras.

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