Festa grande sognando un'altra festa

La Roma batte il Napoli e consegna alla Juve il 5° scudetto di fila (il 32°). Ma da Allegri a Buffon il pensiero è fisso: «Ora la Champions»

La festa. È di casa alla Juventus. Da cinque anni. L'ultima è iniziata a Firenze domenica sera. «Lo scudetto più bello con il primo dei cinque, questo è pazzesco e incredibile», la firma di Buffon, con la controfirma ieri di Massimiliano Allegri: «Abbiamo fatto qualcosa di straordinario, scudetto pazzesco». L'orgoglio di Agnelli è in un tweet per celebrare una Signora che non muore mai. Nella notte Bonucci aveva guidato il ritorno a casa al grido «la capolista se ne va...». Poi la festa è continuata, anzi è esplosa definitivamente ieri a Vinovo. Pranzo e allenamento nel menù bianconero, mentre si giocava Roma-Napoli. Al gol di Nainggolan ecco indossate le maglie celebrative, la manina con tanti saluti a tutti... Le magnum di spumante con il 34. Già, ecco la conta degli scudetti che non torna da Calciopoli: 32 sono quelli ufficiali scritti nell'albo d'oro. Numeri sballati, ma non è più questione di stelle. C'è un cinque a mettere tutti d'accordo in una festa che ha per sfondo un sogno. Lo cullano davvero, i pentacampioni d'Italia. E non lo nascondono più. Allegri e Buffon sono allineati nel pensiero stupendo. La Champions League. «Gli 80' di Monaco ce li abbiamo in testa...

ci hanno trasmesso fiducia e consapevolezza», dice Buffon. «Abbiamo la capacità di poter fare una grande Champions...». E Marotta: «Vogliamo una Coppa dei Campioni da protagonista». Il primo passo è tenere Pogba. La storia si continua a scrivere con i campioni.

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