Da "filippino" a "cicciobello": è Thohir il bersaglio di tutti

Dopo Ferrero (Samp) anche l'amica di Casa Agnelli insulta il presidente dell'Inter «Piccoletto a mandorla». In mezzo c'è finito anche Moratti. E darsi una calmata?

Da "filippino" a "cicciobello": è Thohir il bersaglio di tutti

Optì Pogba la nuova via del calcio italiano eccola qua: irridete, offendete, verba volant razzismo resta. Lanciata dal novello presidente federale, la tendenza sta prendendo piede: battuta su battuta, liberi tutti. Un paese che continua a definirsi antirazzista, non perde l'attimo per infilare la virgola che corrode, la cattiveria che poi... ma è solo una battuta. Ci ha provato Lotito con Marotta pur con risvolti diversi, non si è tirato indietro Massimo Ferrero, il folkloristico presidente della Sampdoria che ci ha raccontato di un “filippino” all'Inter, salvo scusarsi a breve giro di comunicato (ma intanto la Figc ha aperto un fascicolo sul caso). E riassumere il tutto con la migliore delle scuse: «La mia era una battuta, strumentalizzata. Agnelli ha detto ben peggio e nessuno gli ha mai fatto nulla perchè possiede i giornali».

Agnelli almeno l'aveva messa sul ridere con il Jakartone, travasato da pensieri peggiori. Poi ci sono i social: un covo di fantasisti da spazzatura. Ma così piace.

Sì, siamo imperdibili battutisti. E vai a raccontare quel che ha distillato il filosofo Mihajlovic: «Ho imparato che le dichiarazioni di un presidente vanno ascoltate, mai commentate». A ciascuno il suo, ma a Thohir sta arrivando qualcosa di più. Il povero presidente nerazzurro sta cominciando a sollecitare fertili fantasie che, poi, sono figlie dei nostri retropensieri culturali. Siamo rimasti ancora quelli dei musi gialli, musi rossi e musi neri. Stavolta si è messa pure una donna, e ben sappiamo quanto sia invasivo il veleno femminile, soprattutto se trattasi di nobil (per autocompiacenza) donna con stille di sangue juventino. Non bastava Agnelli a creare l'atmosfera. La signora non è innominabile, ma trattandosi di ex di molti ruoli andrebbe riportata al ruolo di tifosa anonima, dimenticando il passato, il presente e il futuro nel caso ne abbia uno. Così volgare da pensare che stesse parlando nel sonno, anzichè a piene facoltà di testa. Il povero Thohir diventa «un cicciobello a mandorla», «un piccoletto ciccione indonesiano, che non si sa se abbia i soldi». Tutto su Huffington Post , nel blog dove la signora sguazza come fosse nella vasca da bagno di casa sua. E chi gestisce forse si preoccuperà di eventuali querele che Thohir potrebbe far partire. All'Inter sono scandalizzati, ma lasciano fare al presidente. Alla Juve tacciono per amor di tifosa.

C'è finito in mezzo anche Moratti che la signora ha artigliato fingendo di carezzarlo. Si racconta della famiglia Moratti -Addams. «Come faremo senza gli abbracci delle loro smilze braccine...». Pare non piaccia la dentatura dell'ex patron. «Come faremo senza tutti quei denti in tribuna». E insiste. «Moratti ha stretto i denti (e lì ce n'è davvero da aver paura)». Ce n'è anche per la sorella. «Come faremo senza l'esultanza di Bedy che salta per aria anche quando l'Inter segna in amichevole contro il Pertusa?».

Difficile che MM pensi alla querela, non gliene può importare di meno. Forse non ci sono nemmeno gli estremi. Eppoi, diciamolo, chi meglio di lui potrebbe capire, magari non proprio ispirare, le cattiverie della Madama bianconera quando racconta che «Moratti si è rotto le scatole della protervia orientale ed ha sbattuto la porta per dire che faccia pure il cicciobello a mandorla ma lui non ci sta più... Thohir certo di stile non è maestro, a rilasciare prima comunicati retorici sull'orgoglio nerazzurro (ma lasciamolo dire a chi ha fatto la storia, non ad uno che è qui da un anno!) per poi tentare con recuperi postumi di elogiare un Moratti già abbondantemente fuggito». Pensieri dal sen(no) fuggiti? La differenza sta nel saper dire e scrivere. Non è detto che tutto sia fasullo sull'onda dell'offensivo.

Ma il calcio italiano non conosce altre vie: urla, maleducazione, gaffes e gaffeurs, pochi soldi e qualche eccesso di razzismo. Per esempio, Pallotta che fa l'americano in tutti i sensi non è stato preso a freccette e frecciate come Thohir. E non può essere solo un problema di simpatia: colori e colorazioni andrebbero dimenticati. Thohir oggi è l'Inter: anche se ha fatto un prestito di 22 milioni all'8 per cento di interessi. Peccato che la Juve si specchi nella signora. Meglio la signorilità.

A proposito, la signora si chiama Evelina Christillin, organizzatrice dei giochi

invernali di Torino 2006, amica storica degli Agnelli, lavora nel gruppo cultura della Juventus (Ehm!Ehm!). Ed è presidente dell'Associazione per la Prevenzione dell'anoressia di Torino. Proprio lei, bulimica nello scrivere.

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