Non è stata una passeggiata, anche se di fronte c'era il numero 170 del mondo proveniente dalle qualificazioni, ma Fabio Fognini non si è fatto scappare l'occasione di vincere il quinto titolo della carriera sulla terra rossa di Gstaad. Troppe volte in passato, si era smarrito sul più bello: prima di ieri 4 finali vinte e 8 perse.
Dopo un inizio liscio come l'olio (era volato 5-1) Fabio ha faticato sia per chiudere il primo set che per tenere a bada il tedesco Hanfmann nel secondo, ma pur annullando qualche palla break non ha mai perso il servizio e poi sul 5-5 l'ha strappato all'avversario giocando il punto più bello della partita. Dopodiché ha chiuso la pratica per 6-4 7-5.
«È una vittoria speciale perché è la mia prima da papà - ha detto Fognini che non trionfava da Umago 2016 -.
La voglio condividere con mia moglie e con Federico anche se purtroppo non hanno potuto essere qui». Per lui, che da domani tornerà n. 26 del mondo, luglio si conferma il mese migliore: è in questo mese che ha vinto 4 dei suoi 5 titoli.
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