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Formula1, Leclerc, l’ascesa verso il successo

Prima pole position in carriera alla seconda tappa del campionato per il giovane pilota monegasco: a un soffio dal record di Vettel, a poco più di 21 anni

Formula1, Leclerc, l’ascesa verso il successo

Charles Leclerc firma la pole position nel Gran Premio del Bahrain, secondo suo weekend di gara in Rosso: una situazione pronosticata da molti, realizzata quasi a tempo di record.

Il pilota monegasco infatti si avvicina al primato del compagno di squadra Sebastian Vettel, come pilota più giovane a conquistare la prima piazza della griglia di partenza: 21 anni e 165 giorni per Leclerc, 21 e 72 giorni per il campione tedesco.

A completare questo podio immaginario, Fernando Alonso, battuto di qualche mese: un’impresa non da poco che non fa altro che aumentare il valore di questo giovane pilota.

Nato a Monaco il 16 ottobre 1997, inizia a correre sui go-kart da subito, nello stesso circuito di Brignoles in Francia gestito dal padre del defunto Jules Bianchi.

È un filo incrociato quello che lega il destino di Leclerc con l’ex pilota francese: assieme sui kart, nella compagnia ARM di Todt e successivamente nella Ferrari Driver Academy.

Durante la sua carriera agonistica si scontra con molti dei piloti attualmente in griglia: Max Verstappen il primo, nel campionato mondiale CIK-FIA KZ 2013. Finì con la vittoria dell’olandese e il monegasco subito alle sue spalle.

L’anno successivo sancì il definitivo passaggio per lui alle monoposto, con la Formula Renault 2.0, ottenendo due vittorie di cui una a Monza. Nella stessa categoria in quella stagione corsero anche Russell e Albon.

Ma è nel 2015 che la sua stella comincia a brillare: partecipando al campionato Formula 3 Europeo, al suo primo anno si classifica quarto, vincendo il titolo di Campione nella categoria Rookie davanti a George Russell, Lance Stroll e Alexander Albon. Vicecampione generale 2015 risultava invece il nostro Antonio Giovinazzi.

Da questo momento, le sue doti vengono notate e rimarcate di gara in gara: campione nel 2016 della GP3 Series e campione 2017 di Formula 2 davanti al reietto Vandoorne.

Ormai Leclerc è maturo: la Scuderia di Maranello già nel marzo 2016 lo ipoteca, inserendolo nella Ferrari Driver Academy e ufficializzandolo collaudatore per Haas e Ferrari stessa.

Dopo varie apparizioni nei test stagionali e nelle prove libere del campionato Formula 1 2017, finalmente arriva la conferma: il team principal Frederic Vasseur di Sauber, che da tempo lo conosce, decide di ufficializzarlo per il 2018 accanto al veterano Marcus Ericsson.

Arrivabene ne rimase impressionato, come pilota e come professionalità. Tre giorni prima del Gran Premio di Baku 2017, mentre correva in F2, venne a mancare il padre: “Me lo sono ritrovato sul nostro charter, per partire per il GP. L’ho guardato e gli ho chiesto: -Tu cosa fai qua?- " raccontò Arrivabene in un'intervista. "Mi rispose: -Io devo vincere questa gara. Poi torno e seppellirò mio padre- Se un ragazzo riesce a resistere a questo tipo di pressione e a concentrarsi sulla gara, che cos’è un Gran Premio di F1 rispetto a tutto questo?”.

Ora questa pole position, la prima della Ferrari nel 2019 e la prima per lui: dopo aver espressamente chiesto l’ordine di scuderia in Australia, questa volta non ha esitato. Come dimostrato in tutte le sessioni di prove libere del weekend, sempre all’altezza del suo compagno di scuderia: un quattro volte campione del mondo, oggi nuovamente un po' in difficoltà, avendo potuto utilizzare solamente un treno di gomme soft per il suo ultimo giro veloce.

Tornando alle statistiche, Alonso è nuovamente terzo come vincitore più giovane di un Gran Premio di F1, con 22 anni: se domani Leclerc dovesse conservare la posizione, toglierebbe nuovamente il campione delle Asturie il podio virtuale.

Allora si che il box comincerebbe a diventare stretto per lui e Vettel.

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