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Gatlin lancia la sfida ma Bolt non ci sta «Il più forte resto io»

Oggi, all'ora di pranzo, nel nido di Pechino, si guarderanno di sbieco per le batterie che scremeranno i 75 iscritti, domani, nel primo pomeriggio dopo aver passato la notte in compagnia delle marciatrici, sognando per la nostra Giorgi, Usain Bolt santificato dai record e dalle tante vittorie, scoprirà se il peccatore Justin Gatlin, imbattuto in 27 gare nelle ultime due stagioni sui 100 metri, è davvero più forte di lui.

Il mondiale vola su questa sfida fra disgrazia e redenzione. Il giamaicano che proprio a Pechino ha scoccato le sue frecce nel 2008, fatto record, vinto medaglie, conquistato il tutto esaurito in ogni festa atletica, è pronto alla battaglia: «Non voglio abdicare, il sorriso del mio allenatore dice che sto bene, sono pronto a sfidare tutti, per me i dopati dovrebbero essere squalificati a vita, ma il regolamento dice che Gatlin può correre e allora gli dimostrerò di non essere al capolinea. Voglio questo mondiale e anche l'oro di Rio».

L'americano di New York affogato nelle anfetamine e poi nel testosterone, meritandosi 8 anni di squalifica, ridotti a 4, è convinto che il suo inferno sia finito ed è pronto. Quando gli tolsero le meritate catene il 3 agosto 2010 ha potuto rimettersi a correre. Lo ha fatto bene e ora sogna di riprendersi, dieci anni dopo la vittoria ai mondiali di Helsinki nel 2005, il trono: «Ho fatto tante cose prima e dopo quella squalifica, quei 4 anni di buio. Non mi importa dell'opinione degli altri. Io sono un eccellente velocista, lui è grandissimo. Ci batteremo lealmente, non per far saltare il mondo, ma per dimostrare chi è oggi il più bravo. Bolt ha una striscia dorata, io tanto da dimostrare. Sarà la pista a decidere. Mi sento nella forma migliore e per vincere sono pronto a tutto».

Oggi cercheremo di scoprire se la nostra Rosa ha nel braccio la forza per fare la finale del peso, aspettando di capire se Mo Farah, britannico di Mogadisco, il dominatore del mezzofondo lungo ai Giochi di Londra, campione del mondo a Mosca due anni fa, riuscirà a battere ancora tutti sui 10.000 metri, ma, soprattutto, a convincere chi sospetta dei metodi del suo allenatore Salazar.

Le finali di oggi (diretta Raisport 1): maratona m. (h.1.35) peso f. (14.05), 10.000 m m. (14.

50).

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