Luca Talotta
Da Genova verso le grandi piazze d'Italia. Basta poco per cambiare gli equilibri e dare una nuova fisionomia alla Serie A e a farlo è soprattutto il Genoa, che come spesso accade si accaparra l'etichetta di vera protagonista della sessione di mercato di gennaio. Il Grifone vende i suoi pezzi pregiati, fa cassa e lancia giovani talenti italiani. Rinforzando, in questo caso, Napoli e Juventus che ieri hanno ufficializzato gli acquisti rispettivamente di Leonardo Pavoletti e Tomas Rincon. La squadra del presidente Enrico Preziosi, incassati in totale 27 milioni di euro, ha acquistato il trequartista Morosini del Brescia e il terzino Beghetto della Spal, giovani talenti italiani strappati ad una nutrita concorrenza. Rimangono in piedi con la Juventus la questione Hernanes e il ritorno di Mauricio Pinilla. Sul primo, però, ci sono difficoltà: perché persi Gagliardini e Witsel, il brasiliano potrebbe alla fine anche rimanere a Torino se non si troveranno valide alternative.
Chi a Torino invece ci sbarca, anche se con due anni di ritardo e sull'altra sponda del tifo locale, è Juan Manuel Iturbe. Non da giocatore della Juventus, squadra soltanto sfiorata nell'estate del 2014, ma da calciatore del Toro. Allora fu la maxi offerta della Roma da 26 milioni a far saltare il banco. Oggi è lo stesso club giallorosso a spedire in granata Iturbe in prestito con diritto di riscatto fissato a 12,5 milioni. Bizzarrie del calciomercato.
Ieri si è consumato l'addio di Roberto Gagliardini all'Atalanta. Oggi visite mediche e firma del contratto con l'Inter. Ritardo dovuto esclusivamente a tempi tecnici, ovvero la traduzione dei documenti dall'italiano all'inglese e al cinese. In casa nerazzurra continua a tenere banco anche il caso Gabigol (in gol ieri contro la Linense nel triangolare di Cadice); il presidente del Santos, Modesto Roma: «L'Inter è disposta a darlo in prestito ma soltanto a una squadra italiana». Genoa ed Atalanta si sono mosse ma molto dipenderà dal futuro degli altri attaccanti nerazzurri, su tutti Palacio e Jovetic. Chi lascia l'Inter è invece Felipe Melo: va al Palmeiras.
Chi potrebbe fare ritorno in Italia è Simone Zaza. Il tecnico del West Ham Bilic non lo utilizzerà più per evitare di far scattare l'obbligo di riscatto. In casa Juventus non c'è posto per l'ex Sassuolo: viva la pista Fiorentina, pronta ad un prestito con diritto di riscatto fino a un massimo di 15 milioni complessivi.
E per un italiano che torna, uno che potrebbe partire alla volta della Cina. La corsa al Papu Gomez si allarga: dopo Milan e Roma (che si contendono anche Deulofeu dell'Everton, la squadra di Spalletti insegue Jesè e Musonda) si è aperta una doppia pista cinese. Con Suning che lo vorrebbe al Jiangsu e Cannavaro al Tianjin Quanjian. Qui ritroverebbe Axel Witsel, che ha detto no alla Juventus per andare a guadagnare 18 milioni a stagione.
Quella stessa Juventus che, per bocca del suo amministratore delegato Beppe Marotta, ha fatto sapere che non ci sono problemi attorno a Dybala: «Siamo nella fase del rinnovo ha precisato non c'è nessun motivo di tensione, anzi, è un motivo d'orgoglio per lui vestire questa maglia».- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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