Il Catania riparte dalla Lega Pro. Il processo sportivo scaturito dall'inchiesta «treni del gol» di fatto condanna il club etneo a quella retrocessione che sarebbe stata inevitabile se non avesse comprato sei partite. All'apparenza un paradosso che potrebbe creare un precedente pericoloso perché chiunque potrebbe decidere di «rischiare», tanto la condanna nel peggiore dei casi equivale al risultato sportivo. O poco più. Perché il Catania nella prossima stagione partirà anche con l'handicap di 12 punti di penalizzazione.
Ma per la prima volta nei tribunali sportivi il protagonista è il pentitismo. Infatti se il Catania non finisce tra i dilettanti è grazie alla collaborazione del suo presidente, Pulvirenti, che ha ammesso tutto e forse più di quanto aveva già rivelato alla magistratura ordinaria. Quindi niente Serie D e per il futuro del club equivale a un futuro garantito. Ora per Pulvirenti l'addio al calcio è più vicino per scelta e non per imposizione perché non è stato radiato, e anche questo fa riflettere per un tesserato che ha ammesso di aver comprato partite: per lui 5 anni di squalifica e 300mila euro di multa. Nonostante sia stata evitata la caduta tra i dilettanti, il sindaco di Catania, Enzo Bianco non ci sta: «È una sentenza eccessiva» in riferimento ai dodici punti di penalizzazione, rispetto ai cinque richiesti da Palazzi. «È giusto fare ricorso». Ma è andata peggio a Teramo e Savona condannate alla Serie D. I due club pagano, sempre a proposito di pentitismo, la mancata collaborazione dei rispettivi presidenti. E anche il collegio giudicate al riguardo ha avuto difficoltà perché se la combine dell'incontro non è mai stata in discussione, più complicato è stato dimostrare il coinvolgimento dei presidenti Campitelli e e Dellepiane, squalificati per 5 anni. Ai club nessuna penalizzazione.
Incredibile la beffa per la società abruzzese che aveva centrato il sogno di salire per la prima volta ine B. Comunque non finisce qui perché Savona, Teramo e anche il Catania fanno ricorso, tra 10 giorni via ai processi di secondo grado.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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