Giro d'Italia, 21a tappa con polemiche: la direzione riduce la corsa

Le pessime condizioni del manto stradale hanno scatenato le proteste dei ciclisti al Giro d'Italia. L'organizzazione ha deciso di ridurre l'ultima tappa con Froome che ha già praticamente vinto

Giro d'Italia, 21a tappa con polemiche: la direzione riduce la corsa

Epilogo con polemiche nella 21esima tappa del Giro d'Italia. I ciclisti si sono lamentati per le troppe buche e sampietrini presenti sulle strade di Roma con il manto stradale non in perfette condizioni tutti i corridori avevano deciso di pedalare a ritmo di passeggiata. L'organizzazione della manifestazione ha poi deciso e informato tutti i corridori che il tempo ufficiale di quest'ultima tappa è stato stoppato al terzo passaggio con abolizione dei due rimanenti traguardi volanti e neutralizzando così i sette giri rimanenti dei dieci previsti.

Rossella Bonfanti, giudice di corsa, è venuta incontro alle esigenze dei ciclisti che si sono lamentati della cattive condizioni del manto stradale allestito in pieno centro con partenza da Caracalla e arrivo ai Fori Imperiali. La probabile volata finale perà sarà valida a tutti gli effetti ma non lo saranno i tempi. Chris Froome, per questo motivo, vincerà con certezza il suo primo Giro d'Italia in carriera, visto che i tempi sono stati resi definitivi dopo il terzo passaggio. E il Pd va all'attacco della Raggi: "La figuraccia in mondovisione che ha dovuto subire Roma per colpa dell'incuria in cui versano le sue strade e che ha portato clamorosamente allo stop della tappa finale del Giro d'Italia chiama alla diretta responsabilità la sindaca Raggi. Non serviva la protesta dei corridori per certificare l'impraticabilità di campo di una città che quotidianamente mette a rischio la mobilità dei romani".

Sulla stessa linea Davide Bordoni capogruppo di Forza Italia in Campidoglio: "Anche il Giro d’Italia è stato fermato dallebuche di Roma, un primato davvero importante, che la Raggi potrebberivendicare nei suoi due anni di governo, per non parlare della pessimafigura che ha fatto fare a Roma, visto che è una gara di importanzainternazionale. Oltre i problemi logistici e di sicurezza che sono emersidalla competizione sportiva, problemi che hanno portato addirittura a fermarei giri della corsa, tutte le strade di Roma sono in condizioni imbarazzanti,vergognose e estremamente pericolose. È maggiormente imbarazzante che unAssessore ai Lavori Pubblici non sia stata in grado di spendere i soldi inbilancio a fronte della gravissima situazione. La viabilità nella Capitaleè diventata un dramma. L’assessore Gatta si deve dimettere, la Raggi cambiAssessore, tanto ne ha cambiati così tanti che non sarebbe una novità.Almeno, stavolta, scelga qualcuno realmente competente!". Infine critiche anche dal leghista Roberto Calderoli: "Nessuno dei corridori della carovana rosa si è lamentato quando si è inerpicato sulle mulattiere sul passo alpino del Colle delle Finestre, in compenso oggi i corridori si sono rivoltati e si sono rifiutati di correre sulle strade del centro di Roma, per via delle troppe buche, e li possiamo ben capire.

A questo punto la giunta Raggi, dopo aver pensato alle pecore per tosare l'erba del verde pubblico, perché non valuta di mettere a disposizione anche un mulo per ciascuna famiglia per andare al lavoro in centro... Pensate che immagine ha dato anche oggi, in mondovisione, la Capitale d'Italia...".

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