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Governo e Figc cercano il compromesso: modifiche e più controlli

Abodi va avanti: "Il testo serviva ad aprire un tavolo". No di Gravina "ma pronti ad essere più rigidi". Ipotesi authority

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Dopo la minaccia delle barricate, venne il tempo della trattativa. E così alla fine del summit celebrato ieri pomeriggio a Roma presso il ministero dello Sport (presente anche Malagò presidente del Coni che era stato durissimo con l'iniziativa del ministro Abodi), le parti in causa (calcio e basket) hanno prodotto un significativo tentativo di compromesso. Il padrone di casa, il ministro Andrea Abodi, si è detto «soddisfatto dell'incontro perché il testo doveva servire ad aprire un confronto» e subito disponibile ad alcune modifiche dell'originaria impostazione rinviando la presentazione del suo decreto legge a una successiva riunione del consiglio dei ministri prevista per lunedi 13 Maggio.

Con un codicillo fondamentale: nessuna resa o marcia indietro a intervenire sulla materia dei controlli per i bilanci dei club di serie A, appesantiti da una mole di debiti. Per questo motivo, a dimostrazione pubblica della disponibilità governativa a riscrivere il famoso articolo 13 del decreto legge, sono stati decisi altri due passaggi. Gravina ha deciso di riunire il suo consiglio federale per concordare il pacchetto di modifiche per martedì 14 maggio mentre Casini, presidente della Lega di serie A ha fissato per mercoledì 15 maggio, serata dedicata alla finale di coppa Italia, l'assemblea dei presidenti al fine di stabilire le proprie correzioni al testo del ddl.

Ha spiegato bene Gravina in veste di diplomatico: «Condividiamo l'obiettivo della stabilità non invece lo strumento. La Covisoc ha fin qui lavorato bene: in 20 anni solo 2 ricorsi al Tar e due al consiglio di Stato sono stati accolti sui 200 presentati». Ha difeso l'apparato calcistico e più in generale l'autonomia del settore. Ha aggiunto Casini: «Restiamo contrari all'agenzia governativa». Da quest'ultimo è stato ricucito formalmente («c'è stato un equivoco») anche il rapporto con i 4 club dissidenti (Inter, Juve, Milan e Roma) e incassata la lode di ADL («Casini è il miglior presidente degli ultimi 20 anni») schierato con la maggioranza. Sempre Gravina, passato anche in mattinata dagli uffici di Abodi per discutere degli Europei 2032 e magari preparare il terreno alla mediazione, sull'argomento specifico è stato ancora più disponibile: «Se il tema è stabilire criteri di controllo dei bilanci più rigidi, preparateli, passateli al Coni e la Covisoc diventerà più rigida: sono le regole che devono cambiare non lo strumento». Il presidente della Lega di serie B Balata ha aggiunto l'altro elemento messo sul tavolo durante il dibattito: trasformare l'agenzia di nomina governativa in una authority indipendente.

Restano da superare due ostacoli non da poco: il tempo entro il quale creare un nuovo organismo e l'altolà di Uefa e Fifa che hanno scritto ufficialmente al calcio italiano sostenendo di essere interessati alla questione e di volere un chiarimento sulla materia entro lunedì prossimo.

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