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Inchino Nainggolan: l'Inter si sblocca

Senza Icardi, ko alla vigilia, i nerazzurri centrano la prima vittoria dilagando nel finale

Inchino Nainggolan: l'Inter si sblocca

Tanto rumore per nulla e tanta paura per qualcosa, in settimana: un qualcosa che per l'Inter si è tradotto nella prima vittoria in campionato grazie al lampo del rientrante Radja Nainggolan, dopo una partita non dominante ma semplicemente da squadra matura quale questa vuole, e ancora più deve essere. Matura, ovvero non scriteriata sullo 0-0, vogliosa di sbloccarsi ma non frenetica al punto da scoprirsi, nemmeno contro un'avversaria volutamente bloccata come il Bologna, che ora ha un punto e zero gol in tre partite, di cui due in casa. Un Bologna venuto al mondo con 5-3-2 più che un 3-5-2, tenendo a lungo ridotti gli spazi sulla trequarti difensiva in modo che nemmeno le sgommate dei centrocampisti nerazzurri alla ricerca di uno-due smarcanti potessero produrre pericoli.

Il risultato è stato un possesso palla dominante dell'Inter ma una produzione ridotta di occasioni reali fino al gol che ha cambiato tutto: arrivato, poco dopo due tiri calciati male da Dzemaili, in uno dei rarissimi momenti in cui Pulgar e lo svizzero, allargati come plastilina dai movimenti avversari, hanno per un attimo lasciato solo Nainggolan, che sulla bella intuizione di Politano ha visto luce nel mezzo spazio destro, ha controllato e battuto di destro sul palo opposto, troppo piazzato e veloce per Skorupski.

Un gol alla Nainggolan, in una giornata in cui il suo rientro non è stata l'unica novità della formazione: fermato Icardi da un problema muscolare, Spalletti aveva scelto il 4-2-3-1 come contro il Sassuolo, lasciando Vecino in panchina a beneficio di Gagliardini e lanciando Keita centravanti, con frequente tendenza a spostarsi soprattutto a sinistra quando Perisic si accentrava. Il tutto con Nainggolan che col possesso palla si schiacciava molto, forse troppo a ridosso dei difensori avversari, perdendo così la possibilità di dialogare sugli inserimenti. Del Bologna era stata al 9' l'unica occasione che avesse richiesto una parata difficile, col colpo di testa di Helander in azione confusa, che fa ora del difensore il più pericoloso rossoblu nelle conclusioni (palo allo scadere contro la Spal) di questo inizio di stagione, ed è tutto dire.

Tre minuti dopo il gol, Santander andava molto bene incontro al cross di Mattiello dalla destra e metteva sul secondo palo un colpo di testa uscito di poco, ma dopo alcuni cambi di uomini e di modulo (4-4-2 poi un apparente 3-4-3) il Bologna perdeva coesione e l'Inter colpiva da grande squadra: su un cambio di fronte, perfetto cordino teso di Perisic per Candreva che in anticipo sul primo palo metteva dentro, e poco dopo

in un'area sguarnita e sconfortata il tocco di Vecino per il controllo e il destro di Perisic, per un'Inter che sull'1-0 e col Bologna costretto a osare aveva messo Politano punta più avanzata proprio per correre e creare.

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