Incredibile Slovenia sul tetto d'Europa. Perde la stella Doncic ma piega la Serbia

Incredibile Slovenia sul tetto d'Europa. Perde la stella Doncic ma piega la Serbia

Bella e crudele, ma entusiasmante fino in fondo. La finale europea per i figli della grande scuola slava di basket va alla Slovenia (93-85) che ha sconfitto i colossi della Serbia, ma anche la sfortuna che gli ha tolto per una distorsione alla caviglia Doncic quando mancavano 4'44" alla fine del terzo quarto sul 63-55 per la squadra rivelazione del torneo, l'unica imbattuta alla fine di questa maratona di 18 giorni.

L'uomo della notte è stato Goran Dragic, l'uomo con le ali ai piedi e le mani fatate che gioca a Miami: 35 punti, 20 nel secondo quarto, protagonista assoluto fino a quando i crampi non lo hanno tolto dalla battaglia. A quel punto sembrava fatta per la Serbia che dopo aver raggiunto e superato un'avversaria che le aveva dato anche 12 punti di scarto, non ha fatto i conti con il granicero Vidmar e, soprattutto, Klemen Prepelic, il venticinquenne che gioca a Parigi, il cuore oltre all'ostacolo e i suoi 21 punti sono oro che si aggiungo a questo primo trofeo continentale per la piccola Slovenia e per i suoi artisti che sembravano tutti Tina Maze quando andavano in transizione fra le gambe dei colossi di Djordjevic.

Capolavoro per Igor Kokoskov, l'allenatore di Belgrado che fa l'assistente agli Utah Jazz, perché riprendere una partita che stava perdendo per sfinimento e infortuni è stato magistrale.

I ragazzi d'oro più attesi hanno lasciato giustamente il premio di miglior giocatore degli Europei a Dragic, per loro una notte in lacrime: Doncic, autore forse dell'azione più bella una corsa per tutto il campo con schiacciata, per non averla potuta giocare fino in fondo, ma poi ha ritrovato la felicità abbracciato ai compagni che gli hanno dato a 18 anni l'oro delle meraviglie; Bogdanovic, 22 punti, per la stoppata che si è preso da Vidmar quando ancora la Serbia poteva recuperare a 1' dalla fine.

Veder vincere il toro è una soddisfazione speciale e questa Slovenia ha davvero incantato e nella sua legione che vive all'estero ha trovato anche l'americano naturalizzato Randolph, compagno di Doncic al Real Madrid.

Vedere queste finaliste non ci lascia nessun rimpianto come basket italiano. Siamo distanti.

Così come distante è stata la detentrice Spagna che ieri ha vinto il bronzo contro la Russia salutando nel migliore dei modi il Navarro che lascia e il Pau Gasol inserito nel quintetto ideale del torneo con Dragic, Doncic, Bogdanovic ed il lunatico Skhved.

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