Aiuto, si è ristretto il Barcellona. È successo, questa volta, in coppa del Re, 3 a 1 perentorio dal Real Madrid, lo storico rivale, al Camp Nou, cattedrale del Barcellona. Partendo, dettaglio non proprio insignificante, dall'1 a 1 dell'andata che aveva spalancato la qualificazione ai catalani. I giornali di Madrid hanno celebrato l'evento come la fine della dittatura di Messi, quelli di Barcellona hanno suonato l'allarme. Così è sceso nell'arena Iniesta, uno dei protagonisti più apprezzati dell'armata, per rasserenare gli animi e lanciare un paio di frasi storiche da tenere a mente. «Metto la mano sul fuoco: passeremo noi contro il Milan in Champions» è stata la prima con cui ha provato a rincuorare i tifosi preoccupati dai segnali di cedimento che non sono più uno soltanto (e dalla febbre di Messi). Galliani risponde ironico: «È un grande giocatore, lo prenderemmo anche senza mano».
Tutto cominciò a Glasgow, in Scozia: sconfitta, insignificante per la promozione agli ottavi, ma sconfitta secca, 0 a 2 che fece pensare a una notte di distrazione collettiva. E invece il successivo 2 a 0, squillante come una marcia nuziale, suonato dal Milan a San Siro è stato il primo vero colpo basso patito dal Barça, seguito adesso dall'eliminazione in coppa del Re e dall'1 a 3 concesso al Real Madrid, che ha dominato in lungo e in largo, 3 a 0 fino a pochi attimi dai titoli di coda. «Nella liga abbiamo un vantaggio abbondante, in Champions contro il Milan metteremo in gioco la nostra vita» la seconda frase storica di Iniesta che ha anche ammesso quel che molti osservatori hanno segnalato da tempo. «Non possiamo nascondere di essere penalizzati dall'assenza di Vilanova ma la salute è più importante del calcio» la confessione, diventata significativa perché seguita da una iniziativa del presidente Rosell e del suo vice Bartmeu, partiti alla volta di New York. Destinazione l'ospedale dove Tito Vilanova, affetto da tumore alla ghiandola parotide, si sta curando. I giornali hanno molto enfatizzato sui metodi - video degli allenamenti spediti via internet a Vilanova, e riflessioni del tecnico al suo staff - adoperati per tenere vivo il legame Vilanova-Barça ma è evidente che l'assenza comincia a pesare. Ufficialmente i due dirigenti devono mettere a punto la strategia di mercato da realizzare nei prossimi mesi: di sicuro parleranno su come affrontare il Milan e ottenere la famosa «remontada».
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