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Insigne duro: «Sarri alla Juve? Un tradimento spero ci ripensi»

Mario Tenerani

Firenze Azzurro su azzurro, da quello dell'Italia a Coverciano a quello del Napoli. Insigne non la tocca piano sul suo ex maestro: «Sarri alla Juve per noi napoletani sarebbe sicuramente un tradimento, e io spero ancora che cambi idea». Lorenzo il magnifico' non usa toni duri nei confronti del suo vecchio allenatore, ma da napoletano verace non si nasconde: «Questi sentimenti sono anche quelli del popolo napoletano. Bisogna però prendere atto che il tecnico è un professionista e a Napoli ha dato tutto se stesso. È stato importantissimo anche per me, sotto molti punti di vista. Insomma, ci farebbe male la scelta juventina, non posso però dire nulla, è una decisione solo sua». Sarri è da pochi giorni campione d'Europa: «Ne sono stato felicissimo, a fine gara mi sono messaggiato con lui e Jorginho, sono stati grandi».

Insigne è fuori dal tunnel, rimane volentieri a casa: «A livello personale il periodo più brutto con il Napoli è passato. Le pressioni sono tante, sono nato lì e porto la fascia da capitano: è normale che la gente si aspetti moltissimo da me. Però ai tifosi chiedo un aiuto, io resto con tanto entusiasmo. Il Napoli non vince da parecchio tempo, e la cosa ci fa male, anche perché siamo forti e spesso siamo arrivati lì, a un soffio dal successo. Non mi mancano i successi tanto da pensare magari ad altre destinazioni: la cosa che più voglio è alzare un trofeo con questa maglia. Ho appena compiuto 28 anni, non sono né giovane né vecchio, anzi è l'età giusta per dare qualcosa in più, ho le qualità necessarie».

Ma adesso c'è l'altro azzurro a cui pensare: «Vogliamo qualificarci alla svelta per l'Europeo, e sono certo che questo sia un gruppo fortissimo, destinato ad eccellere nei prossimi anni. Il mio ruolo? Gioco dove mi chiede il nostro Ct e non ho problemi là davanti sia col falso nove sia con un centravanti puro. Nel Napoli, con Milik e Mertens è più o meno la stessa cosa». Insigne, però, deve segnare di più: solo 4 gol in 30 presenze azzurre: «Giusta segnalazione, devo assolutamente cambiare marcia, ma in Nazionale il mio primo pensiero sarà sempre quello di mettermi a disposizione della squadra».

Insigne da esportazione.

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