È successo al ventesimo della ripresa, quando Mourinho si era ormai giocato tutte le sue carte: fuori Quaresma, Adriano e l'infortunato Muntari, dentro Balotelli, Obinna e Cruz.
Su una palla lavorata male dall'argentino dalla parte opposta del campo, a Mourinho sono venute le scalmane, il viso rosso, quando poi ha visto Cruz apprestarsi a battere il fallo laterale non ci ha più visto e in un nanosecondo ha fatto un mazzo di tutti e tre, Cruz, Obinna e Balotelli: «Mavaffan... mer...». Li aveva fatti entrare con compiti precisi, l'Inter dopo quasi un'ora non era riuscita ancora a calciare in porta, erano la sua contromossa e il portoghese si è sentito tradito. «Ho cercato di dare ampiezza alla squadra, ma due o tre non hanno fatto il loro dovere». Un cronista chiede: si sta riferendo a Quaresma? Mourihno scatta: «No, lui ha fatto il lavoro che gli avevo chiesto, e lo difenderò fino alla fine perché ha fatto il suo dovere, e poi l'Inter che non mi è piaciuta non è stata quella del primo tempo, ma quella del secondo, quando ha giocato per mezz'ora contro una squadra in dieci». Ma cosa doveva fare il trio dei sostituti? «Balotelli e Obinna larghi, loro dovevano dare ampiezza. Cruz doveva giocare cinque metri dietro a Ibra, la punta centrale che anche ieri mi è piaciuto moltissimo. Ma nessuno dei tre ha fatto quello che doveva fare. Io sono l'allenatore e ho sempre la responsabilità del risultato, ma loro devono fare quello che io chiedo».
Ha elogiato difesa e centrocampo, ma adesso Josè prenderà dei provvedimenti: «Verso chi? Lo vedrete già per la partita di mercoledì a Firenze, perché neppure saranno convocati, chi non ha fatto quello che doveva fare, resterà a casa.
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