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Inter da colpo al cuore: Ranocchia stende il Bologna

In vantaggio 2-0, i nerazzurri si fanno raggiungere dal Bologna. Nell'ultimo minuto dei supplementari il difensore pesca la rete e la qualificazione alle semifinali di Coppa Italia

Inter da colpo al cuore: Ranocchia stende il Bologna

Tutto nel solco della vecchia Inter: roba da cuori forti. Ha fatto e disfatto, segnato e buttato. Si è liberata di un brutto presentimento proprio all'ultimo minuto dei supplementari di questo quarto di coppa Italia che la porterà a sfidare Roma o Fiorentina. Merito di Andrea Ranocchia, colpo di testa che ha strappato tutte le nevrosi e i timori ed ha restituito all'Inter la vittoria che il Bologna ha messo in dubbio con ogni sforzo. La squadra di Pioli, con un gioco continuo e paziente, ha rischiato di togliere all'Inter la sedia di sotto il sedere facendola piombare nei revival dei tempi peggiori. Finchè Ranocchia non ha messo rimedio anche a qualche suo svarione precedente.

Inter in campo nel primo tempo con il duo Cassano-Rocchi e Guarin devastatore su ogni fronte. Bologna più sostanzioso a centrocampo, affidato in attacco alle mine di Diamanti e alle incursioni di Gilardino. Partita piacevole, nel primo tempo le occasioni non sono mancate e, di conseguenza, le emozioni. Ripresa da cuore in gola, un classico dell'Inter. Match che ha mostrato subito le due filosofie di gioco, che poi abbia rispettato anche la dimensione delle due squadre è altra storia. In sintesi: Bologna abituato al gioco corale, alla ricerca del gol attraverso una logica che sappia svilupparsi pure in spazi stretti. Inter, invece, da libro della sua storia: ovvero velocità e contropiede in spazi larghi. Ne sono sortite le occasioni con Cassano protagonista che, poi, ha mancato sempre di un nulla la conclusione decisiva, e le parate di Handanovic che hanno salvato la difesa in più di una occasione. Quasi miracoloso, il portiere, sul colpo di testa di Gilardino nel primo tempo (Silvestre dormiva), altrettanto importante in un paio di momenti difficili: compreso quello dell'ultimo minuto regolamentare, quando ha sventato una sventolona di Gabbiadini.

Tanto per dare un'idea, alla fine del primo tempo l'Inter ha concluso meno del Bologna, ma per tutti è valso lo splendido siluro che Guarin ha sparato in porta dopo mezzora. Azione ricamata da Cassano, ma la deflagrante conclusione del colombiano è stata una chicca calcistica che, ancora una volta, dimostra la bontà del centrocampista e l'eterno refrain interista: quando si mettono in moto gli uomini di qualità tutto prende forma. E l'Inter va in gol. Altrimenti sono fatiche ed anche rischi.
Il centrocampo nerazzurro (Jonathan, Zanetti, Benassi, Pereira) nel primo tempo è andato in sofferenza e Stramax, nella ripresa, ha mandato in campo Cambiasso al posto di Benassi per dare sostanza e un pizzico di personalità in più. Per mezz'ora tutto bene, poi la squadra si è persa. Il raddoppio di Palacio, un altro che conosce la seta calcistica e la mette a disposizione, pareva il segnale del tutti a casa. Scherzavano! A quel punto il Bologna poteva essere stordito, ma le punizioni di Diamanti sono un bijoux calcistico. E anche stavolta il tipo lo ha dimostrato, a dieci minuti dalla fine, segnando il primo gol del Bologna. Poi Ranocchia ha provato a dare una mano con un colpo di testa finito sul palo di Handanovic. Conferma inquietante dello sbriciolarsi nerazzurro che Gabbiadini, matrice juventina, ha confermato bruciando Jonathan e raggiungendo il pari. Se poi pensiamo alle ultime occasioni fallite da entrambe le squadre, non sarebbe stato inverosimile un 4-3 finale per il Bologna.

Invece sono stati supplementari pieni di pathos e occasioni mancate, dove Zanetti ha dimostrato la grandezza del fisicaccio quando, al minuto 110, è penetrato con forza e decisione in area ed ha sfiorato il gol, che solo Agliardi e il palo gli hanno negato.

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