Firenze - Nel prepartita Ausilio aveva avvertito Pioli: «Obiettivo richiesto l'Europa». E l'Inter è colata a picco al Franchi distrutta sotto i colpi della Fiorentina. Una partita incredibile e folle con i viola che sono passati dall'1-2 al 5-2 realizzando 4 gol in 17 minuti. Ma nel finale i nerazzurri hanno timbrato ancora con Icardi portandosi sul 5-4. Con questa tripletta l'argentino si è portato a quota 24 in campionato, migliorando il record personale di 22. L'Europa per l'Inter si allontana, mentre una piccola speranza resiste per la Fiorentina.
Atmosfera surreale al Franchi dove ultrà viola e nerazzurri non hanno tifato in segno di lutto per la scomparsa di un tifoso della Fiorentina, Marco Ficini, 41 anni, travolto da un'auto durante gli scontri a Lisbona scaturiti dopo il derby tra Benfica e Sporting. Ancora una volta Fiorentina-Inter è stata una vendemmia di gol: nei precedenti 9 confronti ben 40 reti segnate. A queste aggiungete le 9 di ieri sera.
Gli squilli di Vecino, Perisic e Icardi hanno svegliato un primo tempo che era cominciato sonnacchioso e pieno di errori anche nel corto raggio. Squadre che sbagliavano una volta a testa. Anche in occasione dei gol naturalmente le lacune non sono mancate. Quando Borja Valero ha innescato Milic a sinistra, Gagliardini e D'Ambrosio sono rimasti di gesso e Vecino a rimorchio ha sfruttato l'assist del terzino e ha sbloccato la partita.
La Fiorentina avrebbe potuto e dovuto capitalizzare quel vantaggio, invece si è fatta infilzare in pochi minuti due volte, in virtù di una fase difensiva poco curata e che chiama pesantemente in causa Sousa, tra l'altro seduto in panchina quasi tramortito. Il pareggio interista è sbocciato da uno strappo a destra di Candreva che ha messo a sedere Milic e ha crossato per Perisic arrivato indisturbato a rimorchio. Il raddoppio, invece, è stato figlio di un da un dai e vai, Joao Mario-Gagliardini-Joao Mario, che ha innescato la percussione di Icardi, l'argentino ha vinto il duello con Sanchez e ha segnato un gol su azione dopo 7 mesi. Ultimo centro il 21 settembre a Empoli (a Cagliari aveva realizzato su rigore).
Handanovic prima dell'intervallo è stato costretto a deviare in angolo un colpo di testa di Miranda che ha ricordato Comunardo Niccolai. Gli errori sono continuati, così come i gol. Una partita a flipper. È successo di tutto: D'Ambrosio ha strattonato Babacar, Valeri ha fischiato il rigore. Sul dischetto Bernardeschi, il peggiore dei viola, ha tentato uno «scavino» improbabile e Handanovic ha parato. Sembrava finita per la Fiorentina che ha perso Tomovic per infortunio, mentre Sousa ha tolto Bernardeschji per Ilicic. Ma la gara folle è lievitata: in 8 minuti i viola hanno ribaltato la sfida in modo incredibile. Corner di Borja Valero e testa vincente di Astori.
Per i nerazzurri è stata una mazzata sulla testa, si sono aperti lasciando praterie. Vecino servito da Borja Valero ha cavalcato verso l'area avversaria e di destro ha fabbricato la doppietta. I viola hanno capito che l'Inter era alle corde, una squadra allo sbando e l'hanno colpita ancora in contropiede. Babacar di piatto destro in diagonale ha messo dentro il 4-2. I viola hanno macinato ancora la loro adrenalina, spingendo a testa bassa: cross di Salcedo e doppietta di Babacar.
L'Inter non subiva cinque gol in un match di campionato dal maggio 2013 (in casa con l'Udinese).Finita? Macchè, nemmeno stavolta. L'Inter ha reagito rabbiosa con Icardi ancora: due gol che hanno riaperto la partita e Astori ha «slavato» nel finale sulla linea evitando un clamoroso 5-5. Un flipper.
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